Avellino, De Vito: “Prima le cessioni, poi nuovi colpi. Ci manca qualcosa, ma ci faremo trovare pronti”
L’Avellino scalda i motori per la prossima stagione. I campani hanno presentato il ritiro a Mercogliano che inizierà lunedì 18 luglio. All’Abbazia del Loreto, alla presenza del sindaco Vittorio D’Alessio e di un parterre di ospiti, ha parlato Enzo De Vito, ds del club. Tra battute e dichiarazioni ad effetto, ha fatto un punto sul mercato dell’Avellino.
Le strategie sul mercato dell’Avellino
De Vito ha voluto porre l’attenzione sulle mosse da compiere per riportare in alto l’Avellino. E prima di acquistare nuovi calciatori, ha ribadito l’esigenza di piazzare gli esuberi della rosa. “Prima di fare nuovi innesti dobbiamo pensare alle uscite, senza colpevolizzare nessuno. Le squadre di calcio sono fatte da undici elementi più altrettanti fuori. Cercheremo di dare a mister Taurino entro fine agosto una squadra completa. Ad oggi manca qualcosa, lo sappiamo ma non abbiamo fretta. Di occasioni buone ne capitano, bisogna scovarle dietro l’angolo. Non dobbiamo ingolfarci per avere così la possibilità di inserire nuovi giocatori forti ma soprattutto funzionali al nostro progetto tecnico tattico”. Queste le sue parole che trasmettono l’esperienza di uno che questo mestiere lo fa da tempo.
La rosa da dare a Taurino
La squadra che sarà di Taurino sta iniziando a prendere forma. “Non arriveremo a più di 27/28 elementi. Da quando faccio il ds non mi è mai capitato di avere una squadra con meno di 25/26 giocatori. Chi è sotto contratto deve assolutamente allenarsi e partecipare all’attività quotidiana della squadra. Vogliamo fare il massimo, per quelli che non rientrano nel nostro progetto non sarà un problema andare altrove. Dobbiamo lavorare a testa bassa, senza fare grandi proclami. È come costruire un palazzo: c’è bisogno di tanti pezzi. Noi siamo ora al secondo piano, c’è bisogno di un terzo e poi del tetto e degli infissi, ci stiamo lavorando. Abbiamo idee chiare, sappiamo quale sia la strada da percorrere per arrivare fino in fondo. Colpi? Quelli si sparano a Capodanno”, scherza il ds, sfuggendo alle domande dei tanti tifosi e giornalisti presenti.
Il senso di appartenenza all’Avellino
De Vito ha più volte sottolineato l’importanza di partire da Mercogliano, un simbolo della volontà della squadra di far sognare un’intera città. “Il campo di Mercogliano ha visto tante partite, anche le mie. Vederlo rifatto a nuovo è una bell’immagine. Ed è bello che possa ora ospitare l’Avellino calcio, è un onore essere qui per noi. Questa annata parte da un concetto molto semplice: l’appartenenza al territorio. Siamo stati subito coinvolti dall’idea di portare la squadra qui a Mercogliano. La tattica e la tecnica sono importanti ma questi ragazzi devono capire cosa voglia significare indossare la maglia dell’Avellino. Non è demagogia, è realtà. Spero e ne siamo convinti sia io che la proprietà che partire fon questo ritiro possa darci un quid in più”. Proprio da Mercogliano partirà dunque la stagione avellinese. Stagione che prevede già 5 test prima dell’inizio in C. Gli avversari saranno rappresentative locali, per poi passare a gare di maggior livello con la Roma Primavera e la Casertana. Un viatico fondamentale per partire con il giusto sprint nel prossimo campionato.