Avellino, ecco Marson: l’ex portiere del Cosenza firmerà un biennale
Altro arrivo in casa Avellino: è fatta per Leonardo Marson.
L’Avellino piazza un altro acquisto in entrata. Dopo aver chiuso per Iannarilli e aver blindato Patierno, la società campana ha infatti concluso la trattativa con Leonardo Marson. Il portiere, che nell’ultima stagione ha giocato con la maglia del Cosenza, firmerà un contratto biennale con la società di D’Agostino. L’estremo difensore andrà a completare il reparto insieme a Iannarilli, che in settimane dovrebbe svolgere le visite mediche con la formazione biancoverde.
Nelle scorse due stagioni il portiere friuliano ha protetto i pali del Cosenza in Serie B, mostrando delle notevoli qualità. Sicuramente il suo periodo migliore in cadetteria lo ha avuto durante la sua prima stagione in maglia rossoblù, quando, le pessime prestazioni di Matosevic, lo hanno fatto rientrare tra gli undici titolari, permettendogli di parare un rigore a Brunori nella vittoria di Palermo.
Nonostante la giovane età, Marson non è nuovo agli ambienti della Serie C. Nella sua carriera troviamo ben cinque stagioni in questo campionato, per un totale di settanta presenze, ottenute con le maglie di Olbia, Cesena e Vibonese. Famoso è lo 0-0 nella stagione 2020/2021 tra i pali della Vibonese, ottenuto grazie al rigore parato ad Antenucci che lo ha reso per un po’ di tempo un idolo dei social.
L’enorme esperienza raccolta da Marson è frutto di una carriera iniziata prestissimo. All’eta di sedici anni si trasferisce in Sicilia e attraversa tutte le formazioni giovanili del Palermo, fino alla Primavera. Dopo tre stagioni in rosanero, viaggia in Emilia Romagna dove protegge i pali della formazione primavera del Sassuolo, prima di esordire tra i professionisti nel 2018.
I miti di Leornardo Marson
In occasione del rigore parato ad Antenucci, i microfoni di gianlucadimarzio.com hanno approfondito il profilo del giovane portiere. Una delle prime domande sono stati i riferimenti che ammira nel mondo del calcio: “Buffon è un riferimento, anzi il modello principe. Dal punto di vista tecnico mi piace tanto Oblak dell’Atletico Madrid, lo ritengo un pò il migliore in campo. A me piacciono quei portieri meno appariscenti e molto concreti“.
Una piccola curiosità sulla vita di Marson è il suo incontro con l’attuale numero 1 della Nazionale Gianluigi Donnarumma, avvenuto quando, prima di trasferirsi a Palermo, fu selezionato dal Milan per giocare con i Giovanissimi Nazionali: “Non ho mai visto una cosa così, si vedeva dalle prime parate che aveva doti straordinarie naturali fuori dal comune. Poi col tempo ha avuto la voglia e la forza di non accontentarsi di quelle qualità e migliorarsi ancora“.
Marson e i preziosi insegnamenti di Sorrentino
Il suo periodo a Palermo si è rivelato fondamentale per la sua crescita, non solo per l’esperienza acquisita, ma anche per gli insegnamenti ricevuti da Stefano Sorrentino, in quel periodo numero 1 dei rosanero. Ecco le sue parole sempre ai nostri microfoni: “All’inizio mi punzecchiava spesso e a 17 anni non sempre hai la bravura di capire il senso di quei gesti. Dopo un paio di settimane ho capito che lo faceva per il mio bene, perché intravedeva delle doti e dei margini di crescita in me“.
“Per me è stato importantissimo. A 37 anni si allenava come un ragazzino. Mi ha insegnato che ogni allenamento va vissuto come se fosse una partita“. Gli insegnamenti di Sorrentino si sono rivelati importanti perchè gli hanno permesso, soprattutto, di introdursi perfettamente negli ambienti palermitani: “Palermo è diventata una seconda casa, l’esperienza più formativa della mia carriera“.