Il Taranto sta tentando una pista da sogno per l’attacco: Filippo Falco. Il classe 1992 tarantino è in uscita dalla Stella Rossa, che ne detiene il cartellino. Ad oggi la trattativa appare decisamente complicata perchè il contratto del 31enne è importantissimo. Il calciatore non è solo un sogno della società e della tifoseria ma, soprattutto, di Ezio Capuano. Quest’ultimo sta quotidianamente coccolando il ragazzo, che, ovviamente, sarebbe al centro del progetto.
“Lo vado a prendere all’aeroporto ma guadagna 800mila euro all’anno, non illudiamo la gente” aveva detto Capuano un paio di settimane fa. Non sembrano esserci spiragli, eppure il Taranto e Eziolino ci provano. Falco è un figlio di Taranto: nasce, infatti, a Pulsano nel 1992. Cresce, però, in un’altra importante piazza in Puglia: a Bari. Nel settore giovanile barese si mette in mostra con ottime prestazioni ma non basta. Pippo ne rimane sorpreso quando nel 2009 viene svincolato. Ma non si ferma di certo. Arriva subito la chiamata della terza grande piazza pugliese della sua carriera: il Lecce. Qui diventa sempre più forte. Ciò gli vale prima tanti anni di B e, poi, il tanto ambito salto definitivo in A: è il 15/16 e nel Bologna di Delio Rossi Falco riesce a collezionare 9 presenze. I rossoblù, però, non sono convinti dal talento tarantino e allora lo mandano più volte in prestito. Prima Benevento, poi Perugia ed infine Pescara. Solo in Campania riesce ad essere davvero protagonista. Nell’anno della prima storica promozione in A della squadra giallorossa mette a segno sei gol in 31 partite.
La sua carriera, però, vive sostanzialmente una fase di stallo, fino al ri-approdo a Lecce nel 18-19. I salentini lo acquistano dal Bologna e nel biennio 18/19 – 19/20 compie meraviglie. Nel primo anno è grande protagonista nel ritorno in A del Lecce: mette a segno ben 7 gol in 31 partite. In A poi è uno dei punti fermi, tra i migliori della formazione allenata da Liverani. In 30 presenze mette a segno 4 gol e una marea di splendide giocate. Lo notano in tanti. Ciccio Graziani addirittura dice di lui: “Lo vedo nel giro della Nazionale“. Anche lui sembra crederci. La sua carriera sembra poter prendere finalmente il volo. Il suo Lecce, però, non riesce a salvarsi. Arriva 18esimo. Si torna in B. Di nuovo avrà pensato Pippo. Per lui il momento non è per nulla semplice. La piazza non aiuta e così a gennaio, dopo aver collezionato 10 presenze e due gol nella stagione lascia nuovamente Lecce, questa volta in maniera definitiva, per volare a Belgrado e giocare con la Stella Rossa.
Il suo avvio nella Serie A serba è strepitoso. Sulla panchina c’è un certo Dejan Stankovic e il feeling è subito eccezionale: in metà stagione colleziona 7 partite, mette a segno tre reti, sigla una rete anche nei quarti della Coppa serba e vince il campionato: il settimo nella storia della Stella Rossa. Tra i suoi primi impegni con i serbi, poi, c’è un confronto ancora con l’Italia, col Milan. Sono i trentaduesimi di finale di Europa League: Falco subentra sia all’andata che al ritorno per un totale di 49′. La sfida, nel complessivo, termina 3-3 ed a passare è il Milan. La Stella Rossa, però, offre due ottime prove e Falco si toglie la soddisfazione di esordire nella seconda competizione europea più importante. Ma ancora una volta non si ferma qui. Nel 21/22 si toglie la soddisfazione di giocare anche i preliminari di Champions e, come nella più bella delle favole, sigla anche una rete al ritorno contro il Kairat Almaty. Una soddisfazione immensa, che si va ad aggiungere a diverse presenze anche in campionato. Ben 18. La Stella Rossa vince ancora il campionato ma le strade fra Falco e i serbi si separano. Il fantasista pugliese fa di nuovo capolino in Italia. Nel 2022/23 gioca per il Cagliari ma non riesce a rendersi protagonista in una squadra che, a fine anno, otterrà la promozione in A. Gioca appena 740′, spalmati in 14 presenze. Troppo poco per un talento come il suo. Allora torna alla Stella Rossa, che ne detiene ancora il cartellino. Sostanzialmente, però, non gioca mai: è fuori rosa. Da qui la sua voglia di andar via, di cercare una nuova esperienza. Magari di nuovo in Italia e magari, perché no, proprio a Taranto. I tifosi e Capuano ci sperano.
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