Catania, ufficiale l’esonero di Tabbiani: Maran idea principale, attenzione a Lucarelli
Vincenzo Grella aveva deciso di dargli un’altra chance prima della partita di Brindisi, e lui aveva ottenuto la vittoria per 0-2. Questa volta, però, per Luca Tabbiani non ci sono più altre spiagge. L’allenatore del Catania è a stato esonerato dopo la sconfitta contro il Potenza, rimediata con il risultato di 1-0 nel pomeriggio di domenica. Per sostituire Tabbiani ci sarebbero quattro nomi sul piatto.
Il profilo principale è rappresentato da Rolando Maran, che ha detto di no alla Ternana per prendere il posto di Lucarelli. Attenzione proprio a quest’ultimo, dopo il nuovo accordo collettivo della Lega B che permette agli allenatori esonerati di tornare ad allenare nel professionismo nella stessa stagione. In caso di un no di Maran, l’ex attaccante del Livorno rappresenterebbe un’opzione concreta. Ora il Catania attende una risposta da lui. In alternativa, nella lista dei possibili allenatori comparirebbero i nomi di Aglietti, Javorcic e Baldini. E’ stato fatto anche un primo sondaggio indiretto per Leonardo Semplici. L’ex Cagliari, pur ringraziando il Catania, preferisce attendere offerte da categorie superiori.
Tabbiani: “Dimissioni? Non bisogna mai mollare”
Intanto, nel post-partita della sfida tra Potenza e Catania è stato chiesto a Tabbiani se crede di dover dare le dimissioni. L’allenatore rossazzurro ha risposto così: “Io penso che ho due figli a casa e non voglio dare l’esempio di mollare. Non è bello da parte mia insegnare a chi ho allenato e alle mie figlie di mollare finché c’è l’opportunità lavorativa”.
Poi è passato all’analisi della gara: “Non abbiamo dato continuità alla vittoria di mercoledì. Il vento ci ha condizionati, un tempo per loro e un tempo per noi. Sapevamo di affrontare una partita difficile. Loro dovevano difendere il vantaggio e sicuramente potevamo fare di più. Non lo so se abbiamo concesso 4-5 occasioni nel primo tempo, ma potevamo fare meglio. Sicuramente siamo stati poco incisivi nell’uno contro uno. Non voglio creare l’alibi del vento però non abbiamo sfruttato quello che loro hanno usufruito nel primo tempo”.
La contestazione dei tifosi del Catania
Intanto, dopo la sconfitta del Catania col Potenza, i circa 500 tifosi accorsi allo stadio Viviani si sono resi protagonisti di una forte contestazione nei confronti del club. Con cinque sconfitte nelle dodici partite disputate in Serie C, i risultati stanno tradendo le aspettative della piazza rossazzurra, che vuole risposte sul campo.
Questo il motivo dei mugugni e dei gesti del Viviani: un inizio di partita senza cantare alcun coro e un finale in cui è stato anche lanciato un fumogeno in campo. L’eventuale esonero di Tabbiani potrebbe essere la prima svolta da parte della società in questa stagione.