Percorso, crescita e responsabilità che aumentano. Se volessimo utilizzare dei termini per descrivere cosa rappresenta il campionato di Serie C, ne servirebbero più di tre. Oppure, evitando un elenco che potrebbe annoiare chiunque, potremmo prendere semplicemente come esempio Matteo Arena, giocatore che dopo tre stagioni al Monopoli è passato a titolo definitivo in Serie B alla Spal. Un futuro che si apre, sempre di più, verso i palcoscenici importanti del calcio italiano. Il punto di partenza? La Serie C.
Un pugliese in giro per la Puglia. Matteo Arena è partito dalle giovanili del Bari, percorrendo un sentiero che ha levigato al meglio le sue potenzialità da difensore. Qualità, potere fisico e determinazione. Già, determinazione. Perché dopo le giovanili biancorosse del Bari Arena è andato a giocare a 52 chilometri di distanza dal San Nicola, ovvero nella Vigor Trani. Categoria? Eccellenza pugliese. Sarebbe stato facile, vedendo le doti di Arena in Eccellenza, pensare ad un altro talento che avrebbe potuto vivere un futuro più brillante. Ma questo pensiero per il difensore non è mai esistito. Arena ha sempre conosciuto il suo obiettivo. È servito solamente un anno al ragazzo per dimostrare il suo valore tra i grandi. Carattere, tecnica e personalità. E così, Arena si è guadagnato la chiamata del Foggia. Il futuro non può aspettare. Deve essere scritto. Arena ha deciso di essere l’autore del proprio destino.
Nel Foggia Arena giocherà la maggior parte delle partite nella Primavera. Tuttavia, il ragazzo ha giocato tra i grandi ed il suo portamento nel rettangolo verde conferma il carisma nonostante la giovane età. Così, il telefono squilla. Dall’altra parte della cornetta è il Monopoli a chiamare. La Serie C. Il campionato dei professionisti. Un salto che immerge in maniera totale chi pratica questo sport. Il passaggio dal sogno alla realtà. Un cammino lungo partito dall’Eccellenza. Arena non ci pensa due volte ed accetta la chiamata del Monopoli. Cambiano le maglie, i campi e gli stadi. Il cielo sopra la sua testa però è sempre blu. É sempre quello della sua Puglia, testimone più grande della parabola di Arena in questo sport.
Il professionismo non spaventa affatto il ragazzo, anzi. Il difensore in tre stagioni scende in campo 56 volte. 6 presenze nella prima stagione, 26 nell’ultima. 6 reti di cui 5 segnate nell’ultimo campionato. Serie C come Crescita. Da ragazzino pieno di sogni e ambizioni si diventa grandi, calciatori che vivono per la passione che brucia dentro di loro. Arena è riuscito a superare la prova. Adesso, un altro gradino. Ancora più alto, ovvero la Serie B con la maglia della Spal, lontano da casa ma sempre con la Puglia nel cuore, la regione che lo ha visto guadagnarsi ogni categoria della propria carriera. Percorso, crescita e responsabilità, parole che sono incise nel vocabolario del difensore. Non c’è bisogno di nessun elenco. La Serie C è la vetrina del calcio italiano. Chiedere a Matteo Arena per credere.
A cura di Jacopo Morelli
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