Mirabelli: “Non potevamo cambiare 25 giocatori”
Adesso è ufficiale: “Il Calcio Padova comunica che è stato raggiunto l’accordo con Vincenzo Torrente, che da oggi è il nuovo allenatore biancoscudato. Mister Torrente verrà presentato questa mattina alle ore 11:00 presso lo Stadio Euganeo”. Superati gli ultimi ostacoli con il Gubbio, a cui l’allenatore era vincolato, si è proceduto alla firma e all’annuncio.
Padova, si riparte da Torrente
Come ricordato dal Padova, Vincenzo Torrente è nato a Cetara (Salerno) il 12 febbraio 1966. Da calciatore, nel ruolo difensore, ha indossato per 412 volte la maglia del Genoa (terzo rossoblu della storia per presenze dietro Ruotolo e Becattini) dal 1985 al 2000, iniziando la carriera nella Nocerina e concludendola all’Alessandria.
Da allenatore ha iniziato la carriera nelle giovanili del Genoa, in coppia con Rino Lavezzini, nel 2002-2003. Nel 2007 vince il Torneo di Viareggio con la formazione Primavera. Nel 2009, con Luigi Simoni nelle vesti di Direttore Tecnico, siede sulla panchina del Gubbio, portando gli eugubini prima ad una promozione in Lega Pro Prima Divisione (tramite playoff) e ad una storica promozione in Serie B nel 2011. L’anno successivo firma per il Bari con il quale chiude al 13° posto.
Ritrova Luigi Simoni come Direttore Tecnico l’anno seguente alla Cremonese, sedendo successivamente sulle panchine anche di Salernitana e Vicenza. Nel 2018/2019 conduce ad una storica salvezza la Sicula Leonzio da subentrante, prima del ritorno a Gubbio nell’ottobre 2019. Tornato in terra umbra dopo 8 anni, conduce la squadra alla salvezza partendo dal penultimo posto e chiudendo la stagione al 15° posto. Confermato alla guida tecnica anche nel 2020/2021 (12° posto) e 2021/2022 (7° posto).
A Torrente, subentrato a Bruno Caneo, il compito di risollevare le sorti della squadra che dopo aver perso la finale playoff contro il Palermo nella scorsa stagione occupa al momento del suo arrivo il quattordicesimo posto nel girone A di Serie C.
Mirabelli: “Si era rotto qualcosa”
Ecco le parole di Mirabelli: “Cambiare è sempre una scelta dolorosa ma è stato come se si fosse spenta la luce“. Ha poi continuato: “Abbiamo cercato di difendere ciò che è stato fatto ma a un certo punto si è rotto qualcosa tra le due componenti, tecnico e giocatori. Non potendo cambiare venticinque giocatori abbiamo scelto di cambiare allenatore. Ma i giocatori lo devono sapere che sono sotto osservazione”. Sul nuovo allenatore: “Ha risposto con grande entusiasmo alla chiamata di questa grande piazza. Arriva con grandissima voglia, ha l’esperienza giusta per tirarci fuori da questa situazione“.