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Taranto, anche Francesco Cerretelli verso l’addio

Taranto credit Taranto copertina

I giocatori del Taranto sotto la curva dei propri tifosi - credit Taranto FC 1927 - www.lacasadic.com

Continua la grande confusione in casa rossoblù, a breve potrebbe salutare anche il centrocampista classe 2000. 

Il Taranto continua a vivere ore di vero e proprio caos, sono già diversi i calciatori che hanno deciso di lasciare il club. Negli ultimi minuti si è aggiunto anche Francesco Cerretelli, centrocampista classe 2000 arrivato soltanto poche settimane fa. Una situazione allarmante che ieri ha anche visto l’assenza di Ezio Capuano e del suo vice all’allenamento pomeridiano.

Infatti, stando ai certificati medici inviati da Capuano e il suo vice, Cosimo Zangla, il loro stato di salute Non permetterebbe di guidare la seduta di allenamento fissata per il pomeriggio di lunedì 5 agosto”. Un’assenza importante, quella dei due allenatori, che potrebbe essere un segnale all’ambiente tarantino, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni dell’allenatore rossoblù.

Se in molti, dopo la volontà di lasciare il club del presidente Giove, erano sicuri che anche Capuano avrebbe lasciato il progetto Taranto, l’allenatore nativo di Salerno ha invece stupito decidendo di restare alla guida del club. “Ho lavorato e sudato tanto per la maglia rossoblù, per questa città e per la tifoseria. Soffro a dirlo, ma oggi ho perso. Sono vittima e ostaggio di situazioni più grandi di me che mai e poi mai mi sarei aspettato”.

E mentre Capuano si è “Messo a disposizione di chi decide o deciderà” le sorti del Taranto, anche la tifoseria pugliese è scesa in campo per affrontare questa situazione difficilissima. Tramite un lungo comunicato, la Curva Nord ha chiesto nell’immediato “L’intervento di un nuovo imprenditore, disposto a investire e garantire la continuità alla squadra” perché il Taranto dovrà già fare i conti, molto probabilmente, con una penalizzazione a inizio campionato ma soprattutto perché, riprendendo il comunicato del tifo organizzato rossoblù: “La storia del Taranto non può finire qui”.

Taranto, il disimpegno del presidente Giove

All’origine di tutta questa situazione c’è  l’addio del patron Massimo Giove, una scelta totalmente inaspettata dopo una presidenza iniziata ormai 7 anni fa. A spingere questa dolorosa decisione sarebbe stata la situazione relativa allo stadio , che necessita di interventi di ristrutturazione in vista dei Giochi del Mediterraneo, dei quali Taranto sarà città ospitante nel 2026.

Stando alle dichiarazioni dello stesso Giove, infatti, il Taranto avrebbe avuto garanzie sia da parte del Comune che dal Ministro dello sport, Andrea Abodi, riguardo la possibilità di continuare a giocare le gare casalinghe all’Erasmo Iacovone, andando di pari passo con lo svolgimento dei lavori. Pochi giorni fa, invece, sarebbe arrivata delle istituzioni la comunicazione che tale opzione sarebbe stata possibile fino al 30 settembre, facendo saltare così tutto ciò che era stato assicurato e portando alle dimissioni del presidente.

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Massimo Giove, presidente del Taranto – credit Taranto – www.lacasadic.com

Sindaco Melucci: “Taranto non merita questi teatrini”

Massimo Giove ha poi continuato, definendo tutto una “Situazione assurda” se considerato che “In Lega Pro qualsiasi club fa un’enorme fatica a raggiungere la parità di bilancio sostenendosi esclusivamente con le disponibilità dei Club, le sponsorizzazioni, gli incassi del botteghino e le plusvalenze. Questo diventa per Taranto un danno d’immagine soprattutto economico e di enormi proporzioni”.

La risposta istituzionale però non è mancata, con il sindaco Rinaldo Melucci che ha rispedito al mittente tutte le accuse: “Non si è mai vista una simile gestione del calcio e così tanta insolenza verso la pubblica amministrazione”. Il primo cittadino di Taranto ha poi attaccato direttamente Massimo Giove: Taranto non merita questi teatrini. Il presidente dimissionario si impegnasse a onorare contratti e stipendi ai propri tesserati, dopo parleremo del resto”.