Virtus Francavilla, festa di Natale e retroscena di mercato: “Così abbiamo preso Folorunsho e Nzola” | VIDEO
Cena di Natale con squadra e sponsor, la Virtus Francavilla ha festeggiato alla Masseria Martuccio a Mesagne. Sul palco, con il collega Fabrizio Caianiello, il presidente Antonio Magrì, l’allenatore Antonio Calabro e il direttore generale Domenico Fracchiolla, anche Gianluca Di Marzio che è stato omaggiato con una maglia personalizzata. L’occasione è stata propizia per una chiacchierata sul mercato con dei retroscena inediti su Folorunsho e Nzola.
Virtus Francavilla, Fracchiolla: “Nascondemmo Folorunsho in albergo per quattro giorni”
Il direttore generale Fracchiolla ha spiegato su Folorunsho: “La Lazio aveva tempo fino al 15 luglio per fargli il contratto di addestramento tecnico. Noi partivamo per il ritiro a Chianciano Terme il 10 luglio e non potevamo tesserarlo e annunciarlo. Quindi, ci demmo appuntamento in Autogrill, lo nascondemmo per quattro giorni in un albergo e il 16 luglio lo ufficializzammo scongiurando che qualche altra squadra subentrasse”.
Magrì: “Folorunsho doveva andare all’Empoli, ma mi chiamò Giuntoli…”
E dopo che Folorunsho è esploso ci ha pensato il presidente Magrì a perfezionarne la cessione monetizzando con maestria: “Ero a Milano, parlavo con l’Empoli e avevamo quasi chiuso. Al ritorno all’aeroporto di Brindisi fui chiamato da Giuntoli, che mi diceva che mi aveva visto parlare con l’Empoli, e mi ricordava che loro erano il Napoli e che dovevamo venderlo a loro. Ho bluffato sulle cifre, lo ha acquistato il Napoli a più di quello a cui lo avremmo dato all’Empoli, e il Napoli lo ha girato al Bari. Siamo contenti perché è stato convocato anche in Nazionale e siamo certi che arriverà anche in Serie A“.
Nzola, scartato da Avellino e Perugia. Calabro: “Lo sostituì in amichevole per evitare che notassero quanto era forte”
Magrì ha aggiunto: “Anche Nzola ha una storia simile, era stato scartato da Avellino, Perugia e Juve Stabia, tra le altre. C’erano il direttore sportivo Stefano Trinchera e Antonio Calabro. Facemmo un’amichevole e Calabro lo fece uscire subito per evitare che fosse notato“.
Calabro ha confermato: “A me non sembrava vero che fosse arrivato a Francavilla un giocatore del genere. Chiesi al presidente di farlo firmare la mattina successiva, anzi subito, prima che partisse per il mare“.
A cura di Marco Festa