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Arzignano, capitan Bordo suona la carica in vista dei playoff: “Sarà difficile, ma siamo consapevoli della nostra forza”

Lorenzo-bordo-arzignano-copertina-credit-Credit_-arzignano

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Lorenzo Bordo capitano dell’Arzignano si prepara ai playoff 

Cresciuto con l’idolo di Xabi Alonso e Busquets, e accompagnato dalla fede che non lo ha mai lasciato solo. Punto di riferimento nello spogliatoio e uno dei protagonisti dell’incredibile cavalcata che ha portato l’Arzignano dall’ultimo posto in classifica a giocarsi i playoff. Il capitano Lorenzo Bordo racconta a LaCasadiC.com la stagione della squadra e suona la carica in vista dei playoff.

La stagione dell’Arzignano non è iniziata nel migliore dei modi quest’anno, lo sa bene il capitano Lorenzo Bordo che ha parlato cosi: “L’inizio della nostra stagione è un qualcosa difficile da spiegare. Nei momenti difficili qualcosa non è andato nel modo giusto, e non saprei dirti cosa. Bruno è stato sempre molto professionale e ci ha fatto lavorare tanto su idee di calcio bellissime che ha dimostrato anche a Latina e che son sicuro gli faranno fare strada. Nonostante la classifica non tutto di quello che c’è stato nelle prime 10 giornate va buttato, anzi. Sicuramente è stato un passaggio che ci ha fatto crescere e i concetti appresi in ritiro ce li siam ritrovati poi. Penso ci sia anche il suo lavoro alla base di questi risultati.

“Essere il capitano sicuramente è una grande responsabilità, soprattutto a inizio stagione quando le cose non andavano bene. Senti ancora una responsabilità maggiore di ciò che sta succedendo. Quando eravamo ultimi e stavo vivendo un periodo particolare anche a livello personale per altri motivi mi sono fatto un tatuaggio, un mantra che mi ripetevo sempre nelle difficoltà:“Phil 4:13”. Posso far fronte a tutte le difficoltà perché Cristo me ne da la forza.”

Il ritorno di Bianchini sulla panchina ha restituito tranquillità al gruppo consentendo di uscire dalle difficoltà. “Appena arrivato ci ha subito dato grande fiducia e tranquillità, togliendoci tante responsabilità che in quel momento pesavano un pò troppo sopratutto ai ragazzi. Permettendo a un gruppo giovane di cercare e trovare delle certezze in più. Ha puntato fin da subito tanto sulla solidità difensiva e su quel senso di gruppo che in un ambiente come il nostro deve fare la differenza, e l’ha fatta. Ci siam compattati tanto. Ha lavorato tantissimo a livello emotivo e quello ci ha poi permesso di buttare le basi per i primi risultati.”

La rimonta Playoff

Con il ritorno di Bianchini in panchina la squadra esce dalla zona calda della classifica, iniziando a trovare una continuità e una solidità che la porteranno a conquistare l’accesso ai playoff all’ultima giornata. “Ti senti orgoglioso di ciò che hai fatto, sopratutto del percorso. Con l’arrivo dei risultati poi è stato tutto un divenire. Siamo stati bravi a non mollare un centimetro ma su quello l’allenatore è un martello, non ti fa abbassare la concentrazione nemmeno per un minuto. Siamo arrivati alle ultime due sfide con la salvezza già acquisita, e da quel punto di vista è stato un po’ più semplice. Eravamo più liberi mentalmente, ma siamo stati bene a crederci contro due grandissime avversarie.”

Per arrivare a ciò però c’è dietro un grande lavoro di gruppo e di presa di responsabilità? “La responsabilità penso faccia parte di questo lavoro. Io la vivo anche come un privilegio, significa essere considerato in maniera importante e un punto di riferimento. Questo implica dare risposte nel momento del bisogno ed è ciò che mi ha spinto a migliorare. Sono il capitano e le prime risposte le cercano da me i ragazzi . Nel mio modo di gestire lo spogliatoio la via del dialogo è quella che cerco di più, poi diventa tutto molto più semplice dato che ci viviamo molto.”

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“Non c’è niente di scritto, questa stagione lo abbiamo dimostrato”

Questa è la tua quarta volta ai playoff, cosa ti senti di dire ai ragazzi? “Innanzitutto dirò ai ragazzi di godersi il momento. Per tanti sarà la prima volta e bisogna godersela, sopratutto per come è arrivata e capire che è la giusta ricompensa per il lavoro svolto durante tutto l’anno. Senza troppi pensieri. Il percorso è lungo e tosto già di per sé, da decimi classificati ancora di più perché siamo chiamati obbligatoriamente a vincere in casa del Renate. Noi dobbiamo esser consapevoli che comunque non c’è niente di scritto, durante questa stagione lo abbiamo dimostrato, siamo stati in grado di fare vittorie importanti anche fuori casa. Arriviamo con spensieratezza ma consapevoli della nostra forza e di ciò che siamo.”

Il capitano ha ben chiaro cosa servirà e ciò che potrebbe fare la differenza. “In una sfida secca è chiaro che la solidità difensiva acquisita durante la stagione dovrà rimanere per cercare di fare la differenza. Servirà un po di sfrontatezza nell’andare ad attaccare con coraggio, che poi in un gruppo giovane come il nostro è anche più facile trovare. Ci proveremo, ma con la spensieratezza di chi ha già raggiunto un traguardo storico e che vuole cercare di migliorare ancora questo risultato e regalarci un altra giornata di festa, per noi e per la città che è la cosa più importante.

“Insieme si può”

Arrivato al terzo anno in maglia gialloceleste,  con oltre 100 presenze alle spalle e una fascia da capitano sul braccio, Lorenzo Bordo quando indossa quella maglia ormai indossa una seconda pelle.  “Ho girato tanto senza mai fermarmi a lungo in un posto. Qui ormai son già tre anni che ci sto, più un altro sicuro di contratto, per me Arzignano è un posto felice. Quando sono arrivato nessuno si immaginava, io in primis, gli incredibili traguardi che avremmo raggiunti per questa maglia. Raggiungere questo risultato dopo un inizio del genere è semplicemente impensabile. Il lavoro fatto di settimana in settimana ha iniziato a dare i propri frutti in campo e questo ripaga di tutto.”

“Anche nei momenti più bui c’è sempre stata la volontà di uscirne, però sai tra il dire e il fare poi ne passa. Nessuno ci credeva però se vuoi migliorare devi puntare sempre a qualcosa in più. a dicembre avevo espresso il desiderio di arrivare a giocare i playoff e son stato contento che ce l’abbiamo fatta. Se dovessi indicare da cosa ripartire l’anno prossimo? Direi il gruppo. Perché solo così si possono raggiungere i risultati, e con un gruppo del genere si può arrivare in alto.”