L’eredità sulle spalle e la fiducia del Padova: alla scoperta di Fortin
Quel nome sulle spalle e la passione per Buffon: chi è Fortin, il giovane 2003 che si è preso la titolarità nel Padova
21 anni, tutta la carriera davanti e le spalle già abbastanza larghe da potersi caricare il peso e le responsabilità di una maglia da titolare. Mattia Fortin, l’attuale numero 1 del Padova, è questo e molto altro.
Non solo il nome sulla maglia, che in molti ricorderanno sui più grandi campi di Serie A, ma anche l’importante eredità di chi quella porta l’ha difesa fino all’anno scorso mentre lui, giovane classe 2003, era in prestito al Legnago.
Da una parte il legame di sangue, quello con papà Marco: volto noto del calcio italiano a inizio 2000. Dall’altra il recente passato del Padova: Antonio Donnarumma, non facile da sostituire dopo le 17 reti inviolate nella scorsa stagione.
Il talento di Mattia però era ben visibile anche agli addetti ai lavori lì nella città dei tre senza. E allora ecco che in estate al suo ritorno a casa base, come un genitore che a fine anno premia il figlio per la buona condotta scolastica, la società veneta gli ha fatto trovare due regali: un paio di guantoni e le chiavi per la porta della squadra.
La vita da pendolare e il Padova nelle ossa
Non poteva che essere altrimenti, per chi a Padova ci è cresciuto e ne ha indossato la maglia mentre muoveva i primi passi sul terreno di gioco. Mattia è infatti nel settore giovanile degli euganei da quando aveva 9 anni, e chissà quante volte avrà aspettato quel bus che lo portava dalla sua casa di Noale fino al campo d’allenamento lì nella provincia veneta.
Lo stesso tragitto che in molti fanno tutt’ora per vederlo giocare in Serie C con la squadra di Andreoletti, in grado di regalare veri e propri sogni ai suoi tifosi ma non solo. Perché essere titolare del Padova a soli 21 anni non può avere un’altra definizione.
Nel segno di papà e di Gigi Buffon
Fin dalla nascita, già dai primi vagiti, i Fortin devono aver avuto al loro fianco i guantoni da portiere. Mattia non poteva che ispirarsi calcisticamente proprio al papà Marco, anche se l’iconica maglia numero 14 rimane off-limits per il momento.
Tanti i consigli e le dispense durante i classici momenti padre-figlio, ma se si parla di Gigi Buffon non c’è legame che tenga. “Per carisma e modo di stare fra i pali è stato qualcosa di unico” aveva dichiarato lo stesso Mattia qualche tempo fa, ea desso toccherà a lui prendersi il Padova,