Home » Trento, Rada: “Futuro? La scelta dell’allenatore ha influito molto”

Trento, Rada: “Futuro? La scelta dell’allenatore ha influito molto”

Rada contro il Novara nella partita del 21 gennaio 2024

Rada contro il Novara. Credits: Carmelo Ossanna - A.C. Trento 1921

Attualmente in ritiro a Masen di Giovo con il Trento, Armand Rada ha parlato ai microfoni de La Casa di C.

Prima con Tedino, poi con Moll Moll e infine con Baldini. Nella sua prima stagione al Trento, Armand Rada è sempre riuscito a ritagliarsi uno spazio ragguardevole. Le sue apprezzabili qualità calcistiche ci suggeriscono che potrà essere un protagonista anche nel centrocampo di Luca Tabbiani, dallo scorso 18 giugno sulla panchina gialloblù.

La scelta della società di affidarsi proprio a Tabbiani ha avuto un impatto anche sul futuro di Rada: Ancor prima che iniziasse il mercato, io avevo dato la mia disponibilità per rimanere a Trento. La scelta dell’allenatore ha influito e non poco. Mi stimolava l’idea di poter lavorare con una persona come lui. È un allenatore che dà una forte impronta alle sue squadre, quindi ora sta a noi metterci a sua disposizione per portare in campo i suoi concetti. Mi piace anche la squadra e penso che si possa fare un ottimo campionato“. L’importanza della guida: un grande allenatore scatena (quasi) sempre un forte entusiasmo, sia tra i tifosi che tra i calciatori.

Tuttavia, non basta questo elemento per creare una squadra competitiva. La formula, ovviamente, è ben più complessa. Ma se a disposizione di un allenatore valido mettessimo anche un gruppo compatto e coeso, allora diventerebbe tutto più semplice. Sul clima dello spogliatoio, Armand Rada si è espresso così: I nuovi arrivati sono tutti bravi ragazzi, sembra una frase fatta ma è così. Siamo un gruppo sano: è facile inserirsi perché siamo quasi tutti della stessa età. Siamo un gruppo giovane“.

Il nuovo Trento sta pian piano prendendo forma, e Armand ha l’intenzione di farne parte.

Rada: “Calendario stuzzicante. Padova candidata alla vittoria finale”

È innegabile: il calendario è stato abbastanza severo con il Trento di Tabbiani. Ne è consapevole anche Rada, ma di certo non si è lasciato intimorire: “Ce lo siamo detti anche noi: è un inizio complicato ma stuzzicante. Alla fine le devi affrontare tutte, quindi sfidare subito formazioni come Padova, Lecco e Atalanta U23 ci permetterà di capire di che pasta siamo fatti“. Sulla possibile vincitrice del Girone A: “Il Padova costruisce sempre squadre per vincere, ogni anno punta a vincere il campionato: è una candidata al titolo“.

Lecco e Atalanta U23, dicevamo. Ed ecco che si ripresentano vecchie conoscenze dei gialloblù: Nella seconda giornata verrà al Briamasco il Lecco, retrocessa della Serie B. Ci sarà subito mister Baldini che ritornerà a Trento. A seguire affronteremo un altro ex, ovvero Italeng con l’Atalanta U23“.

Il gol di Rada durante Pro Sesto-Trento
Il gol di Rada contro la Pro Sesto. Credits: Carmelo Ossanna – A.C. Trento 1921

Rada: “Obiettivo? Vogliamo migliorare il risultato della scorsa stagione”

L’arrivo di un nuovo allenatore implica dover ascoltare e soddisfare delle richieste diverse. Nella stagione 23/24 è successo 3 volte, ma Armand ha sempre avuto la capacità di portare in campo quello che gli veniva richiesto. Ora in panchina c’è Luca Tabbiani, che sta sfruttando il ritiro per imprimere il più rapidamente possibile i suoi principi di gioco. Ma come lavora con le mezzali? “C’è sempre da imparare, da ogni allenatore. Tabbiani usa le mezzali per legare il gioco. Vuole che impostiamo la manovra, poi in una seconda fase ci possiamo inserire. In un primo momento vuole che giochiamo quasi a due a centrocampo. A me piace stare abbastanza vicino all’area per potermi inserire” ci rivela Rada. E per quanto riguarda gli obiettivi? Che risultato vuole raggiungere il Trento dopo i playoff della scorsa stagione? Rada ci ha detto la sua a riguardo: “Si può migliorare il risultato della scorsa stagione. Non nascondiamo che l’obiettivo sia quello. Noi giocatori siamo nel momento giusto per provare a fare un passo in più, così come abbiamo l’allenatore giusto per provare ad alzare il livello“.

L’allenatore giusto c’è, l’entusiasmo c’è, un gruppo “sano” pure. Ha ragione Armand a dire: “Partiamo da una buona base“. All’appello c’è pure il tempo a disposizione prima che inizi il campionato. Tempo che la società dovrà utilizzare per perfezionare la rosa, da tutti i punti di vista.