Da Napoli ad Ascoli passando per la Grecia: Varone, faro del centrocampo bianconero

Ivan Varone centrocampista Ascoli - Credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com
Cinque goal segnati dal centrocampista classe 1992. L’ultimo decisivo contro l’Arezzo. Ecco chi è “il puma” Varone.
L’Ascoli è tornato a vincere dopo quattro sconfitte consecutive, allontanandosi dalla zona play-out. I bianconeri, infatti, hanno battuto 1-0 l’Arezzo al Del Duca, regalando una gioia che mancava da tanto alla propria gente. Tra i protagonisti del match c’è proprio Ivan Varone. Autore prima della rete del vantaggio, poi di un miracoloso salvataggio sulla linea di porta nel finale.
Nato a Napoli, ma trasferitosi con la famiglia a Bologna all’età di 10 anni, sin da piccolo ha avuto un unico sogno: diventare calciatore. Un obiettivo ambizioso, non facile da raggiungere, ma che con il tempo si è trasformato in realtà. Una carriera costruita partendo dal basso, iniziata sui campi di Serie D, ma che ha rischiato di essere stroncata sul nascere.
Nel 2012, infatti, dopo le esperienze con Boca Pietri Carpi, Santarcangelo e Salerno, è arrivata la morte della madre Nunzia. Un dolore incommensurabile, che lo stava spingendo a dare l’addio anzitempo al calcio. Poi la decisione, continuare a giocare e trasformare la rabbia in cattiveria agonistica, in spirito di sacrificio e aiuto per il compagno. Da allora ogni goal avrà una dedica speciale.
Nel 2014, dopo una seconda parte di stagione all’Olbia, arriva il tanto atteso passaggio al mondo dei professionisti. La prima piazza è Savona, in Lega Pro, categoria di cui diventerà un veterano.
La carriera di Varone
Eccetto per una breve parentesi di un anno, nella stagione 2015-2016, nuovamente in Serie D con il Chieti, Varone proseguirà la sua carriera in Italia sempre tra Lega Pro e Serie B. Uno dei primi a credere in lui fu Sandro Pochesci, che lo ebbe come giocatore al Fondi. Fu proprio l’allenatore romano a soprannominarlo “puma”, per via della sua aggressività e somiglianza ad Emerson, allora centrocampista della Roma. Varone lo prese in parola e se lo tatuò sul petto. Dopo questa esperienza di un anno, conclusa con 37 presenze e 3 goal, si aprirono per lui le porte della cadetteria. Prima l’esordio a Terni, poi il passaggio a Cosenza, Carrara e Reggio Emilia. Qui, con la Reggiana, conquisterà sul campo, nella stagione 2019-2020, la promozione in Serie B, contribuendo con 5 goal in 27 partite. Stesso bottino di goal anche nella stagione successiva, che però non servì ad evitare la retrocessione degli amaranto in Lega Pro.
La ricerca di nuovi stimoli e la volontà di sperimentare un altro tipo di calcio lo portarono, nell’estate del 2021, ad accettare l’offerta del Panetolikos, squadra allora militante nella massima serie greca. Un’esperienza non positiva, influenzata dalla rottura del crociato e terminata un anno e mezzo dopo, nel febbraio del 2023 con appena 8 presenze ed un goal all’attivo. Andrà meglio il suo ritorno in Italia. Dopo un intermezzo al Novara, infatti, la scorsa stagione il passaggio al Cesena. In Romagna è protagonista di una grande cavalcata. Gioca quasi tutte le partite, ben 33 gettoni in campionato, e terminerà la stagione festeggiando la promozione in Serie B, la seconda della sua carriera.
Esultanza dopo il gol di Gagliardi – credit: Ascoli Calcio – www.lacasadic.com
La stagione attuale
Arrivato in estate ad Ascoli, da subito Varone si è affermato come leader dello spogliatoio bianconero. Sotto le cento torri, il centrocampista ex Cesena ha riscoperto uno spiccato fiuto del goal. Sono già 5 le reti segnate finora in 23 presenze, tutte pesantissime. Dopo la prima contro la Pianese, sono arrivati i goal con Sestri Levante, Legnago Salus, Carpi e Arezzo, che nel complesso hanno fatto guadagnare all’Ascoli 15 punti.