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Equilibrio, carisma e passione: così Toscano ha già conquistato Catania

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Domenico Toscano, allenatore del Catania- credit Catania FC - www.lacasadic.com

“La cosa che posso promettere è il lavoro. Ci saranno momenti buoni e altri meno ma dobbiamo stare tutti uniti. Dovremo trasmettere ai calciatori il senso di appartenenza”.Le parole di Mimmo Toscano, in occasione della conferenza di presentazione del 18 giugno, appaiono come l’inizio di un sogno dolcissimo per tutti i tifosi del Catania.

Tra l’ex Cesena e la sua gente, infatti, c’è già un rapporto fortissimo. Temprato ancor di più dalle difficoltà, derivanti prima dal caso fideiussione e poi dalla successiva e recente penalizzazione. La figura dell’allenatore calabrese, insieme a quella del ds Faggiano, rappresenta ormai garanzia assoluta di grandezza e fiducia nel progetto.

Nove partite giocate in campionato, cinque vittorie, tre pareggi, una sconfitta. Numeri importanti, quelli dei rossazzurri nel Girone C, rafforzati ancor di più da un aspetto fondamentale: dentro i 18 punti conquistati fin qui sul campo (uno in meno in classifica a causa della penalità) 10 sono stati ottenuti in casa e senza subire reti.

Un fattore importante, quello relativo al Massimino. Soprattutto considerando i preoccupanti segnali di incostanza generale arrivati durante tutto l’arco della scorsa stagione, resa meno amara soltanto dalla vittoria della Coppa Italia. La musica, alle falde dell’Etna, sembra decisamente cambiata.

Catania-Toscano: questione di cuore

Equilibrio comunicativo, cultura del lavoro, forte senso di compattezza e responsabilità nei confronti della causa: Domenico Toscano, su Catania, ha già fatto centro in pochi passi.

Il classe 1971, abilmente scelto dai vertici siciliani, sembra possedere tutte le caratteristiche tanto desiderate dal popolo per il rilancio del club. La devozione degli uomini in campo al sistema creato ad arte dal Cannibale, poi, rimarca ulteriormente quest’aspetto.

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Domenico Toscano e la squadra dopo la vittoria sull’Altamura credit Catania FC – www.lacasadic.com

Dalla difesa all’asse Jimenez-Inglese: i segreti rossazzurri

La rivoluzione estiva ha portato con sé diversi cambiamenti che sanno di certezza in casa Catania. Primo fra tutti quello relativo alla difesa, visto che il dualismo tra Bethers e Adamonis in porta e gli arrivi di Ierardi e Di Gennaro, subito leader accanto al gioiello Castellini, offrono al reparto arretrato grande solidità, certificata anche dalle sole cinque reti subite.
Gli infortuni di Sturaro, Di Tacchio e un De Rose più vicino al rientro, hanno di fatto evidenziato la disponibilità del gruppo. Con Carpani e Luperini prontamente arretrati sulla linea mediana ma in grado di spingere e attaccare allo stesso tempo (l’ex Recanatese, poi, è sempre più prezioso in zona gol).

Da sottolineare il buonissimo impatto di Guglielmotti, Anastasio e Lunetta sugli esterni, anche se l’italo francese è un vero e proprio jolly. Stuzzica la vivacità di Stoppa e il prezioso asse JimenezInglese. Il dieci spagnolo e l’attaccante ex Parma, hanno dimostrato di trovarsi a meraviglia sia con la Casertana che con l’Altamura. Per la gioia di Toscano, cultore del lavoro pronto a rendere Catania la sua isola felice.