Alcione Milano, Bagatti: “L’esultanza è nata guardando Haaland”
Ecco le parole di Niccolò Bagatti, centrocampista classe ’98 dell’Alcione Milano ai microfoni de “La Casa di C – Talk”
Tra le grandi sorprese della prima metà di stagione della c’è sicuramente l’Alcione Milano, alla prima esperienza in Serie C, che ha chiuso il girone d’andata al quarto posto in classifica. Tra i protagonisti di una storia che non vuole certo smettere di sorprendere c’è Niccolò Bagatti.
Nonostante la posizione possa indurre a facili entusiasmi, i milanesi continuano a mantenere i piedi per terra: “Trovarsi quarti in classifica, vicino a squadre come Atalanta U23 e FeralpiSalò non ce lo aspettavamo. Siamo molto contenti, lavoriamo ogni giorno per questo. Siamo una squadra composta da tanti volti nuovi per la categoria. Il nostro obiettivo è dare continuità ai risultati“.
Una prima metà di stagione oltre ogni aspettativa per gli arancioni: “L’obiettivo era e rimane la salvezza, prima raggiungiamo quello e più contenti siamo. Poi ovvio che trovarsi in quelle posizioni fa piacere e ti fa star bene, vincere aiuta a vincere. Ora che siamo lì continuiamo a guardare partita per partita, proviamo a vincere contro tutte. Sognare non costa nulla, siamo una squadra giovane. Siamo lì e puntiamo a fare di più. Raggiunta la salvezza, poi tutto quello che viene è guadagnato. Non ci poniamo limiti“.
Per Niccolò Bagatti due grandi amori: “Ho sciato fino a 14-15 anni, abito in montagna a Fiumalbo. Ero appassionato sia di sci che di calcio grazie a mio padre, poi arrivato ad una certa età in cui con gli allenamenti non puoi fare sia uno che l’altro a livello agonistico, ho optato per il calcio perché mi piaceva condividere lo spirito del gruppo. Sono due sport che amo, lo sci lo amo ancora. É da qualche anno che non ci vado più, ma mi farebbe molto piacere tornare“.
Bagatti: “Non è stato piacevole, ma ricordo l’episodio con allegria”
Far esonerare il proprio padre grazie ad un gol, una cosa impensabile divenuta realtà per la famiglia Bagatti: “Ai tempi del Progresso (dal 2020 al 2022, ndr) un mio gol fece esonerare mio padre, allenatore del Carpi. Era 5-6 partite che non riuscivo a segnare mai, quella volta riuscì a segnare al primo tentativo. A fine partita pareggiammo, e due giorni dopo sul giornale lessi che era stato esonerato. Non è stato piacevole, ma ricordo questo episodio con allegria. Mi sono sentito molto colpevole“.
Il centrocampista dell’Alcione è stato protagonista dell’annata dei milanesi sin dalle prime battute: “La stagione era partita nel migliore dei modi, ho subito fatto gol contro l’Atalanta U23 verso l’ottantesimo per il 2-1, anche se eravamo dati per sfavoriti. L’esultanza? É nata guardando i video di Haaland, che aveva esultato in quel modo, ma adesso la uso più io che lui, ogni tanto la cambia“.
“Cusatis è un martello, non possiamo mollare un centimetro”
Tra i grandi protagonisti dell’annata dell’Alcione c’è ovviamente Giovanni Cusatis: “É un martello, non possiamo mai mollare un centimetro, ci tiene sempre sul pezzo. É molto preparato, facciamo un bel calcio. Ma secondo me la sua forza è proprio quella di pretendere ogni giorno il massimo da tutti, e questo è lo specchio nostro in campo“.
Per i milanesi, l’obiettivo è quello di chiudere un 2024 storico nel migliore dei modi, anche se per Bagatti non sarà certo un impegno facile: “Contro l’Atalanta U23 sicuramente mi aspetto una partita molto difficile, ci sono tanti giocatori di qualità. É una squadra forte, dovremo dare tutto in campo. Ai tifosi chiedo di seguirci di più, sicuramente posso promettere che daremo sempre tutto in campo“.