Home » Un frate francescano in curva. Padre Pierluigi: “Vi racconto la mia passione per l’Ascoli”

Un frate francescano in curva. Padre Pierluigi: “Vi racconto la mia passione per l’Ascoli”

Padre Pierluigi ad Ascoli con i ragazzi di San Sisto

Padre Pierluigi ad Ascoli con i ragazzi di San Sisto

La storia di Padre Pierluigi, tifoso dell’Ascoli che ha deciso di portare i suoi parrocchiani in pellegrinaggio al Del Duca.

Nell’ultima giornata di campionato l’Ascoli ha ritrovato un successo che mancava da tempo tra le mura amiche. L’ultima vittoria in casa dei bianconeri, prima di quella contro l’Arezzo, risaliva allo scorso 31 gennaio, data d’esordio sulla panchina dei marchigiani di Mirko Cudini. In quell’occasione l’avversario era il Carpi e la partita terminò con il risultato di 2-1. Da allora black out totale al Del Duca fino a sabato, quando il destro di Varone ha permesso di inaugurare nel migliore dei modi il secondo capitolo dell’avventura di Domenico Di Carlo, richiamato dopo 7 partite a sostituire proprio Cudini.

Successo arrivato davanti ad un pubblico speciale. Sugli spalti del Del Duca erano presenti tra le frange del tifo più caldo ben 75 abitanti di San Sisto, una frazione di circa duecento abitanti del comune di Piandimeleto, in provincia di Pesaro-Urbino. Il gruppo era guidato da Padre Pierluigi Allegrezza Giulietti, un frate minore francescano che vive presso il convento di Montefiorentino di Frontino ed è l’attuale parroco di San Sisto.

Ma come mai un parroco del pesarese si trovava tra gli ultras dell’Ascoli assieme ad una settantina di parrocchiani? La risposta è semplice: la passione per il calcio e per l’Ascoli. Un binomio, quello tra sport, in particolare calcio, e fede religiosa, già consolidato. Basti pensare all’attaccamento di Papa Francesco ai colori del San Lorenzo, squadra della Primera División argentina, o, per rimanere in Lega Pro, al pellegrinaggio presso il Santuario di Montevergine organizzato la scorsa domenica dall’Avellino, per portare a termine la stagione in corso sotto i migliori auspici.

Una storia che merita assolutamente di essere raccontata. Ai nostri microfoni ha parlato proprio Padre Pierluigi.

L’amore per il calcio e per l’Ascoli

Una passione viscerale, che risale alla più tenera età: “La mia passione per l’Ascoli nasce sin da piccolo. Ho sempre guardato il calcio ed essendo marchigiano, di Ostra in provincia di Ancona, mi sono affezionato all’unica squadra marchigiana in serie A dei miei tempi. Per me è stata una scelta di cuore dettata dalle mie origini. Gli anni in Serie A sono stati bellissimi ed entusiasmanti ed io ero uno dei pochi tifosi bianconeri nel mio paese. Ho coltivato questa passione nel tempo, anche da frate, e oggi la sento fortissima. San Sisto ha una squadra di calcio attualmente in seconda categoria, per la prima volta nella sua storia dopo tanti anni in terza categoria. Qui tutti amano il calcio e seguono di settimana in settimana le partite della squadra locale. L’anno scorso alla finale play-off c’era tutto il paese, anche io” 

Da qui l’idea. ” Ho sempre parlato ai miei compaesani del mio Ascoli e un giorno ho proposto loro di andare al Del Duca per vivere un’esperienza di gemellaggio con una tifoseria storica. Ho chiamato l’ufficio stampa dell’Ascoli, in particolare la signora Valeria Lolli, che è stata gentilissima e ci ha messo in contatto con la società. Tramite lei ho conosciuto Antonella Regnicoli, che è stata per noi un riferimento per questa gita nel Piceno. Una vera e propria amica che ci ha ospitato nel migliore dei modi. Poi ci siamo messi in contatto con i fan club e i gruppi organizzati della tifoseria bianconera, tra cui i “Veterani” e i “Piceni delle Marche”. La società ci ha fornito 75 biglietti omaggio. Prima della partita siamo stati accolti da alcuni rappresentanti delle istituzioni tra cui l’assessore allo sport, poi abbiamo visitato la città. Ci siamo sentiti voluti bene e coccolati da tutti. Ascoli è un posto veramente magnifico. Guardando la città si capisce subito cos’è la passione per Ascoli. C’è storia, identità e orgoglio”

Padre Pierluigi in piazza ad Ascoli
Padre Pierluigi in piazza ad Ascoli / www.lacasadic.com

 La partita allo stadio e il punto sui bianconeri

La giornata poi è proseguita con la partita. “Abbiamo sperimentato il tifo della curva. Ci siamo sentiti accolti dagli ultras e dagli altri tifosi. I miei ragazzi si sono divertiti tantissimo. Come vedo l’Ascoli quest’anno? La retrocessione è stata una delusione ed affrontare il campionato di Serie C è difficilissimo. Questa categoria è come una palude da cui è difficile uscire. La squadra è stata costruita molto velocemente anche per via di qualche difficoltà societaria, ma l’Ascoli è l’Ascoli e non molla. Secondo me adesso ha trovato la giusta quadra e la tifoseria supporta costantemente i giocatori”. 

“In campo ho visto una squadra contratta, che, però, quando si scioglie sa giocare a calcio. Abbiamo un grande allenatore e tanti bravi giocatori. Mi è piaciuto parecchio Raffaelli, un ragazzo molto giovane. Mi sarebbe piaciuto vedere anche Bando. Varone ha fatto una partita stupenda, ma la vittoria è stata frutto di una buona prestazione d’insieme. L’Ascoli non merita la Serie C, dovrebbe stare almeno in Serie B, ma a volte un po’ di purgatorio fa bene per riprendersi. Accettiamo questo momento e continuiamo a tifare Ascoli“.