Gianluca Carpani e l’Ascoli: certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano
Il centrocampista torna nella sua Ascoli, la storia di un ragazzo che ha trasformato un sogno d’infanzia in realtà
Non è solo calcio e non è solo un trasferimento. Quando si parla di Gianluca Carpani e dell’Ascoli Calcio si entra nel territorio delle emozioni e del legame profondo tra un giocatore e la sua città. No, Carpani non è soltanto un giocatore di ruolo centrocampista: è il frutto di un rapporto speciale tra un club e uno dei suoi figli prediletti.
Nato ad Ascoli Piceno il 29 agosto 1993, fin da piccolo il pallone è stato il suo miglior compagno di giochi. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile bianconero, il sogno di indossare la maglia dell’Ascoli non era per lui un semplice desiderio, ma una missione. Quel sogno si è realizzato nella stagione 2013-14, quando ha esordito con la prima squadra in Lega Pro.
Non ci è voluto molto perché diventasse uno dei beniamini dei tifosi. L’esordio in B, i gol, le amicizie indissolubili come quella con Riccardo Orsolini e la fascia da capitano. Grinta, cuore e senso di appartenenza sono sempre stati i suoi marchi di fabbrica. Per lui, indossare la maglia dell’Ascoli non è mai stato solo un lavoro, l’ha sempre considerato un privilegio e un onore. “Per me essere tornato a casa è importantissimo, rivedere oggi l’ambiente Ascoli, il centro sportivo, sentire il calore dei tifosi sui social e in giro, sono tutte cose che mi hanno caricato moltissimo e voglio ricambiare tutto questo affetto, non vedo l’ora di scendere in campo“, le parole del centrocampista rilasciate a Web TV Ascoli.
Gianluca è un ascolano doc e il suo legame con la città è indissolubile. È uno di quei giocatori che capiscono cosa significa rappresentare una città, un’intera comunità. “Con l’unione e col lavoro di tutti si possono ottenere grandi risultati. So che prima o poi l’Ascoli Calcio tornerà dove merita“, ha confessato. Intenti come questo rendono il suo ritorno ancora più significativo. Non è solo un calciatore che torna in squadra, ma un simbolo che ritorna al suo posto.
Cuore bianconero
Il rapporto di Gianluca Carpani con l’Ascoli rappresenta un esempio di come il calcio possa andare oltre il campo, diventando una storia d’amore e appartenenza. Non a caso, il suo ritorno è stato accolto come un evento. Per i tifosi, riaverlo in squadra significa avere in campo un guerriero in più su cui contare. Una pedina utile a cambiare le sorti di un campionato fin qui con molti bassi e pochi alti. Un calciatore già pronto e la conferma arriva diretta dalle sue parole: “Sono a disposizione della squadra“.
Un infortunio e nuovi progetti lo avevano allontano da Ascoli, ma mai troppo nel cuore. Durante le stagioni al Montevarchi, alla Recanatese e al Catania, Gianluca non ha mai nascosto il suo attaccamento all’Ascoli. E in questo 2025, dopo aver collezionato 21 presenze, 3 gol e 1 assist nel girone C, il centrocampista è tornato nella squadra della sua città, pronto a dare tutto per la maglia bianconera.
Il ritorno e il nuovo capitolo della storia d’amore
Ora, Gianluca Carpani è pronto per scrivere un nuovo capitolo della sua storia con l’Ascoli. A 31 anni, porta con sé un bagaglio ricco d’esperienza, maturità e la stessa passione di sempre.
Per Carpani, questo ritorno non è solo una nuova sfida sportiva, ma una questione di cuore. E quando il cuore è coinvolto, le storie più belle sono sempre dietro l’angolo. Perché lui e il club, insieme, sono il simbolo di una passione che non conosce confini.