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Una carriera tra Emilia e Romagna, Cortesi: “Carpi è come una seconda casa”

Matteo Cortesi con la maglia del Carpi. Credit foto Daniele Lugli - Ac Carpi

Matteo Cortesi con la maglia del Carpi. Credit foto Daniele Lugli - Ac Carpi

L’attaccante biancorosso è intervenuto ai microfoni de LaCasadiC.com per fare il punto sulla stagione e per ripercorrere le tappe della sua carriera. 

Sono molto soddisfatto della stagione che la squadra sta disputando: non era facile in un girone così competitivo e anche per questo sono contento, a livello personale, dell’impatto che ho avuto al mio primo vero campionato professionistico”. Si presenta così ai microfoni de LaCasadiC.com Matteo Cortesi, attaccante del Carpi.

I biancorossi stanno disputando un campionato più che positivo. La squadra di Serpini ha conquistato 40 punti e si trova in 11a posizione, a -1 dai playoff e a +11 sui playout. Un rendimento che può sicuramente soddisfare il club emiliano che si riaffacciava nel professionismo dopo 3 anni di attesa. Nella scorsa stagione i biancorossi vinsero il Girone D di Serie D, al termine di un grande testa a testa tutto emiliano con il Ravenna: la larga vittoria dell’ultimo turno contro il Certaldo (5-1) ha sancito la promozione in C del Carpi e dato il via alla festa.

Un traguardo a cui Cortesi ha contribuito con i suoi 6 gol in 26 partite. L’attaccante classe 1998 non ha dubbi su quale sia il ricordo più bello di quella stagione trionfale: “Sicuramente la vittoria interna contro il Ravenna, davanti ai nostri tifosi, il momento più emozionante da quando sono al Carpi. Una sfida giocata azione su azione che, con la nostra vittoria, ci ha permesso il sorpasso e un’ipoteca sulla vittoria dello scorso campionato”.

L’ex Cesena e Forlì,tra le altre, non ha sofferto il salto di categoria e si sta ripetendo anche in Serie C: 7 gol e 3 assist, un ottimo bottino che Cortesi vuole incrementare per trascinare il suo Carpi sempre più su. Non parlategli però di promesse in caso di raggiungimento dei playoff: “Mi piace far parlare i fatti piuttosto che fare promesse. Quello che posso garantire è che se, dopo aver raggiunto l’obiettivo stagione con la salvezza dovessimo andare ai play off, cercheremo di giocarcela contro tutti a testa alta senza timore, uscendo dal campo sapendo di aver dato tutto”.

“Cesena, forse non ero ancora pronto ma è stata un’emozione unica”

L’attaccante riavvolge il nastro di una carriera trascorsa tutta nella sua Emilia-Romagna, per lo più in Serie D, dove ha vestito le maglie di Corticella, Lentigione e Mezzolara: “Le esperienze tra i Dilettanti mi hanno fatto crescere tanto. A 20 anni poi era arrivata la prima chiamata a Cesena in Lega Pro. Per molte ragioni non ho fatto bene e non sono riuscito ad esprimere le mie qualità, forse non ero ancora pronto”.

Il classe 1998 si sofferma proprio sulla sua breve esperienza in bianconero, in una piazza che vive di calcio, che è stata anche in Serie A e che per calore e passione ha pochi eguali: “Cesena, il suo stadio e i suoi tifosi rappresentano un valore aggiunto per il calcio italiano. Giocare ogni domenica davanti a 13-14 mila persone rappresenta un’emozione unica. Peccato aver avuto poche occasioni per vivere quell’atmosfera”.

Matteo Cortesi con la maglia del Carpi. Credit foto Daniele Lugli - Ac Carpi
Matteo Cortesi con la maglia del Carpi. Credit foto Daniele Lugli – Ac Carpi

“Con il presidente Lazzaretti un rapporto che va oltre il calcio”

Recentemente l’attaccante ha firmato il rinnovo di contratto con il Carpi fino al 2027: una scelta di vita per Cortesi che deve tanto al club biancorosso e in particolare al presidente Claudio Lazzaretti .“ Ho rinnovato con il Carpi perché con il Presidente si è creato un rapporto che va oltre il calcio. Mi ha dato fiducia terminata la stagione al Lentigione, reduce da un infortunio al ginocchio e da una stagione difficile”.

La fiducia che mi sta dimostrando è unica, qualcosa che nessuno mi aveva mai dato prima, e questo sta influenzando positivamente anche il mio rendimento. Non smetterò mai di ringraziarlo. A Carpi mi trovo bene, ho trovato grande affetto da parte della piazza e per me è diventata come una seconda casa.