Sorpasso e voglia di resistere: tra Padova e Vicenza è un’altra notte da (B)rividi

Vicenza e Padova, credit: Martina Cutrona, www.lacasadic.com
Capolista e vice-capolista del girone A giocheranno in contemporanea nelle ultime gare della 32ª giornata.
Quanti di voi avranno ancora in mente la scena finale del famoso film “Il Sorpasso” con Vittorio Gassman? Una simbologia che, spesso e volentieri, è stata spesso applicata anche al mondo del calcio. Contesti diversi, ovviamente, e anche epoche opposte, ma quella che si apprestano a vivere Padova e Vicenza è l’ennesima notte carica di aspettative e possibili colpi di scena.
Frutto delle premesse che ci ha lasciato l’ultimo turno infrasettimanale, quando questa lotta punto a punto si è intensificata. Tensione che sale, ansia che corre incontrollata, e tutte le attenzioni rivolte a Renate: “Ci siamo scaldati sapendo che perdeva 3-1, poi vedevamo tutti i tifosi chini sul telefono. Quando abbiamo sentito l’urlo al fischio finale abbiamo capito che avevamo una grande occasione”, parole che Vecchi ha pronunciato alla fine della gara interna con il Novara.
E non che il match contro la squadra di Gattuso sia stato dei più semplici, come testimoniano le polemiche che si sono sviluppate in seguito. Poi il gol di Morra, proprio quando tutto sembrava ormai chiuso, che ha riacceso l’entusiasmo del “Menti“.
Sorpasso, o quantomeno desiderio, che deve però fare i conti con la grande voglia di resistere della capolista. Perché la squadra di Andreoletti è una di quella che non molla mai, capace di rialzarsi sempre e con più orgoglio di prima. Incroci che portano verso un unico grande sogno.
Riscatto
Era già successo dopo la sconfitta contro la Feralpisalò, e ora i tifosi del Padova sperano che possa succedere nuovamente nel posticipo della trentaduesima giornata contro la Pergolettese. Orecchie tese, ovviamente, a quello che accadrà in contemporanea sul campo del “Rigamonti-Ceppi”, ma con la stessa consapevolezza di chi sa di avere ancora tutto nelle proprie mani.
“C’è da crescere, abbiamo meritato di non vincere”, parole che Andreoletti ha pronunciato dopo la gara con il Renate. Sincero e concreto, sintesi di una gara paradossale che era anche iniziata bene dopo il vantaggio di Buonaiuto. Rialzarsi, ancora per una volta, per tagliare quel traguardo tanto atteso. Il campo, intanto, dice che Bortolussi e compagni non hanno mai perso in casa durante questo campionato (l’ultima sconfitta risale al match di Coppa Italia Serie C con il Caldierto Terme, ndr) e probabilmente è una delle chiavi da cui ripartire. Resistere e riscattarsi, adesso, sono quasi un imperativo.

Crederci
L’ultimo anno calcistico del Vicenza è stato, sicuramente, pieno di colpi di scena. Dalla finale playoff persa contro la Carrarese fino all’entusiasmante duello con il Padova dell’ultima stagione. Emozioni da montagne russe, ma anche un grande voglia di raggiungere a tutti i costi l’obiettivo. E gli uomini di Vecchi non si sono mai arresi, anche nei momenti in cui la vetta era distante addirittura dieci punti.
Passo dopo passo, cercando di trasformare l’impossibile in possibile. E allora ecco la speranza crescere e i sorrisi aumentare, accompagnati dal ritorno in campo di due protagonisti che da quella giornata di Carrara o da quei playoff non attendevano altro che tornare a trascinare tutto e tutti. Il gol di Morra, nel frattempo, ha riavvicinato vetta e sogni. Quello di stasera non sarà uno scontro diretto, anche se la notte della trentaduesima giornata ha messo insieme ancora una volta i pensieri di Vicenza e Padova. Ora o mai più, mentre all’orizzonte si inizia a scrutare il traguardo finale.