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Faccia da ragazzo, maturità da veterano. Pagliai: “Grazie Picerno, mi sento pronto per la Serie B”

Gabriele Pagliai / Credit: AZ Picerno-Antonella Pace / www.lacasadic.com

Gabriele Pagliai / Credit: AZ Picerno-Antonella Pace / www.lacasadic.com

L’intervista al calciatore classe 2002. 

Il futuro è adesso per Gabriele Pagliai. Arrivato ragazzo a Picerno, il ventitreenne è pronto a volare ormai uomo verso lidi più prestigiosi. Emilio Longo e Francesco Tomei lo hanno forgiato, rendendolo ora una certezza nel girone C: il toscano è uno dei migliori terzini del campionato. E presto potrebbe arrivare il saluto alla Lega Pro. Ma andiamo per gradi.

La voglia di migliorare, la cura maniacale dei dettagli e la maturità per prendersi la scena: Gabriele Pagliai si è raccontato ai microfoni de LaCasaDiC.com.

Picerno, Pagliai: “Longo e Tomei importanti per la mia crescita”

Nonostante sia ancora un under, Gabriele Pagliai è uno dei leader tecnici del Picerno. Certezza in fase difensiva e costanti accelerazioni offensive. I numeri lo relegano a uno dei migliori terzini del campionato. I dettagli, sempre. Curare ogni particolare è il mantra per migliorare. “Vivo ogni domenica con la pressione di dover far di più. Non sto bene se non faccio una buona prestazione ma la squadra vince 3-0. Mi focalizzo sulle cose che non ho fatto nel migliore dei modi e su quelle su cui posso migliorare. Pretendo sempre di più da me stesso. La società e il mister mi danno tanta fiducia, per questo voglio dare tanto alla squadra. Ho l’obiettivo di fare il salto di categoria. Non posso accontentarmi di buone prestazioni ma devono essere sempre eccellenti”.

Emilio Longo e Francesco Tomei sono stati importanti nella consacrazione di Pagliai. “Sono entrambi due grandi allenatori che ho avuto la fortuna di avere. Non sempre si trovano persone che ti fanno giocare a calcio. Mi hanno aperto a una visione più ampia del calcio e di come interpretare il ruolo”. Non solo allenatori ma anche guide in periodi differenti. “Con Longo ero più giovane. Mi ha aiutato a crescere dandomi tranquillità e facendomi godere le cose belle. Tomei ha trovato un Pagliai più maturo e più sicuro di sé stesso. Da inizio anno mi sta aiutando a completare uno step di crescita. Mi dice sempre che il terzino forte non è quello che spinge sempre, ma quello che sa leggere la gara. Da entrambi ho preso tantissimo”.

Gabriele Pagliai in azione con la maglia del Picerno / Credit: AZ Picerno-Antonella Pace / www.lacasadic.com
Gabriele Pagliai in azione con la maglia del Picerno / Credit: AZ Picerno-Antonella Pace / www.lacasadic.com

“Picerno è una piazza che consiglio ai giovani”

Il momento di Gabriele Pagliai è (quasi) arrivato. Il ventitreenne sta completando il suo percorso di crescita a Picerno. “L’ambiente è piccolo, ma c’è tutto l’occorrente per fare bene e fare calcio. Qui non si ha molta pressione. Quando ero più giovane ho avuto modo di sbagliare e crescere. Picerno è una piazza che consiglio a tutti i giovani. Ci sono tutti gli strumenti per far crescere e migliorare senza fretta”. Parole da veterano anche per chi, comunque, è giovanissimo. Pagliai ha la maturità e la consapevolezza nei propri mezzi. E presto arriverà il suo momento. Ma in estate, perché ancora non era tempo per lasciare Picerno. C’erano stati dei contatti col Catania, poi però abbiamo deciso di finire la stagione al Picerno”.

Guardare avanti con tranquillità, perché la gavetta in Lega Pro è vicina alla conclusione. “Mi sento pronto per la Serie B, anche se devo ancora migliorare. Penso di aver dimostrato di poter fare il salto di categoria. Non la sto vivendo con ansia, ma sto cercando di finir bene nel migliore dei modi possibile e poi vedere che succede. Penso di meritarmelo perché sono due stagioni in cui sto facendo bene in termini di numeri e prestazioni”. Ma Gabriele non si accontenta mai. In campo non si risparmia, fuori sogna in grande. Obiettivi da raggiungere, sempre, grazie al duro lavoro. “Tra cinque anni? Il mio obiettivo è arrivare in Serie A. Spero di riuscirci anche prima magari e giocarmi le mie chance”.

Gabriele Pagliai in azione con la maglia del Picerno / Credit: AZ Picerno-Antonella Pace / www.lacasadic.com
Gabriele Pagliai in azione con la maglia del Picerno / Credit: AZ Picerno-Antonella Pace / www.lacasadic.com

“Theo Hernandez è il mio idolo”

Ci sono momenti in cui al Curcio si ferma il tempo. E succede quando Pagliai prende palla a campo aperto. Neanche il tempo di battere le palpebre e Gabriele è già dall’altro lato del campo. Galoppate palla al piede, continue sovrapposizioni, gol e assist nei piedi: quando gioca, Pagliai ricorda Theo Hernandez (Prime). “È il mio calciatore preferito. Il “Theo Prime” era il terzino più forte al mondo. A me piace tantissimo ed è il giocatore a cui mi ispiro perché mi rivedo nelle sue caratteristiche”.

Gli occhi si illuminano, ma poi torna la maturità del giovane-veterano. “Devo migliorare tanto, soprattutto nell’ultimo passaggio, nella gestione e nella lettura delle partite. Ci sono cose in cui devo migliorare. Per le occasioni che mi creo e che la squadra mi crea, potrei avere molti più assist”. Accontentarsi mai, dicevamo. E per questo ogni momento è ideale per crescere, anche guardando il calcio in tv. “Il calcio mi piace tanto e quando sono a casa guardo tantissime partite”.

Gabriele Pagliai in azione con la maglia del Picerno / Credit: AZ Picerno-Antonella Pace / www.lacasadic.com
Gabriele Pagliai in azione con la maglia del Picerno / Credit: AZ Picerno-Antonella Pace / www.lacasadic.com

“Obiettivo playoff, che calore dei tifosi”

Le sirene del mercato risuonano. Presto arriverà il momento dei saluti, ma prima bisogna finire alla grande l’avventura al Picerno. “Il nostro obiettivo è giocare i playoff. Abbiamo dimostrato più volte di essere una squadra che può giocarsela con chiunque. Vogliamo conquistare la migliore posizione possibile e giocarcela alla pari, non avendo paura di nessuno. Dipende tutto da noi. Abbiamo tutte le carte per far bene”.

E sicuramente l’amore (ricambiato) dei tifosi rende più speciale ogni partita casalinga. “I tifosi si fanno sentire molto. Mi piace molto giocare in casa perché si avverte il calore delle persone allo stadio. Facendo bene con Longo siamo stati bravi a portare sempre più persone allo stadio. Ora è un’arma che possiamo sfruttare a nostro favore”. Prima di partire bisogna regalare nuove gioie ai tifosi rossoblù. Il futuro è adesso, ma può attendere qualche altra settimana.