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Allegri ‘sbarca’ in Serie C: ad annunciarlo è il profilo ufficiale del club toscano | La passione non ha categoria

Massimiliano Allegri ai tempi della Juventus

Massimiliano Allegri, ex allenatore della Juventus /Agency Imago

Dopo la disfatta tedesca di Luciano Spalletti, in tantissimi sui social si sono chiesti se Massimiliano Allegri avrebbe fatto meglio.

Dopo la disfatta tedesca di Luciano Spalletti, in tantissimi sui social si sono chiesti se Massimiliano Allegri sarebbe riuscito a fare meglio, quantomeno se fosse stato in grado di centrare i quarti. Non sono solo chiacchiere da bar, moltissimi programmi radiofonici ed editoriali su carta stampata hanno trattato l’argomento.

Un esempio è l’intervista rilasciata da Flavio Briatore durante la trasmissione radiofonica La politica nel pallone in onda su Rai Gr Parlamento, dove ha rivelato che, terminata la sfida con la Svizzera, ha immediatamente chiamato l’ex allenatore bianconero: “Ci ho parlato quando la partita con la Svizzera ancora non era finita: mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente l’Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre Nazionali, non siamo la Spagna“.

Ha proseguito poi dicendo: “Per me Allegri sarebbe il top come ct: non avrebbe più la pressione tutti i giorni e ha una grandissima esperienza“. Spesso, soprattutto nel corso della scorsa stagione, il gioco dell’allenatore è stato minuziosamente processato sui giornali, oscurando tutti i trofei vinti e i traguardi raggiunti soprattutto alla guida della Juventus: sei scudetti, cinque Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e due finali di Champions.

Il suo profilo si sposa perfettamente con il ruolo di commissario tecnico, specialmente se si soffermiamo a guardare le importanti qualità mostrate nell’ambito della gestione dei calciatori. Non dimentichiamoci che sotto la sua direzione bianconera è sbocciato il miglior Paul Pogba che si sia mai visto, assieme all’apice raggiunto sulla mediana da Arturo Vidal. Anche se, spesso, viene ricordato per gli scarabocchi tattici causati dai giocatori posizionati fuori ruolo che, tra l’altro, è un difetto associato anche a Spalletti.

La carriera da calciatore e il soprannome di “Acciughina”

Il nome di Massimiliano Allegri negli almanacchi di calcio lo ritroviamo non solo per i trofei sollevati da allenatore, ma anche per la sua carriera da calciatore. Le stagioni migliori le ha giocate con al maglia del Pescara e con il Cagliari di Cellino, in Serie A, dove rimane anche dopo il passaggio tra le file di Perugia e Napoli, prima di dividere i suoi ultimi anni sul campo tra Serie B, C e D. Alla fine della sua carriera da giocatore può vantare ben 101 gare giocate in Serie A.

Curioso è il soprannome di “Acciughina” che gli è stato attribuito da Rossano Giampaglia, durante la triennale esperienza con la maglia granata del suo Livorno agli inizi della sua carriera. Era soprannominato “accciuga” per il suo fisico slanciato e asciutto che gli permetteva di sgusciare fra le maglie delle difese avversarie che provavano a contrastarlo durante le sue cavalcate.

L’annuncio social dell’Arezzo

Nonostante l’ufficialità di Emanuele Troise come nuovo allenatore dell’Arezzo, il video diffuso dalla società sui social ha preoccupato non poco i tifosi. Protagonista è il simbolo dei colori amaranto, il cavallo che, nella sala stampa della società, fa finta di tenere una conferenza stampa dinanzi ai giornalisti. La voce in sottofondo è quella proprio dell’allenatore livornese, estrapolata da una delle tante interviste che hanno fatto il giro dell’internet.

Il riferimento è al mondo dell’ippica, passione cara ad Allegri, che da sempre lo accompagna, soprattutto nelle sue interviste. Famosi sono i suoi paragoni tra il mondo dell’ippica e quello del calcio facendo notare come, seppur concettualmente distanti, siano in realtà più vicini di quanto immaginiamo. La mancanza di panchine pronte ad accogliere l’ex allenatore bianconero ha stimolato la creatività dei social media manager dell’Arezzo che ne hanno approfittato per pubblicare questo simpatico video sui social.