Avellino riscrive la sua storia: preso il Buffon della Serie C | Ha vestito la maglia della Nazionale italiana
Gli irpini sono impegnati nella campagna di rafforzamento per la prossima stagione
Avellino, questa volta non si può sbagliare. Dopo il lavoro svolto da Pazienza nell’ultima stagione e la semifinale playoff persa contro il Vicenza, quest’anno l’obiettivo é uno solo. Promozione diretta senza passare dalla lotteria dei playoff. La serie B manca da sei anni, troppi per una piazza affamata di calcio.
Perinetti non ha avuto dubbi nel confermare Pazienza. Negli spareggi i dettagli hanno fatto la differenza e il ds sa benissimo che la finale contro la Carrarese sarebbe stata meritata. Pazienza, ex calciatore dell’Udinese, ha avuto in Guidolin un grande maestro. Da lui ha imparato la capacità di lavorare sui giocatori per ottenere il massimo dalla rosa a sua disposizione.
Una rosa di tutto rispetto con Patierno come punta di diamante. Non a caso il contratto dell’attaccante é stato prolungato fino al 30 giugno 2026. I suoi 22 goal e l’intesa con Gori sono la base di partenza per l’attacco della stagione 2024/2025. Perinetti da dirigente navigato punta sulla conferma in blocco dei giocatori dell’ultimo campionato con qualche ritocco mirato.
In questi giorni gli sforzi del DS sono finalizzati alla creazione di un parco portieri affidabile. In questo senso é stato ingaggiato Antony Iannarilli, giocatore di esperienza che ha difeso la porta della Ternana nelle ultime sei stagioni. ma il lavoro di Perinetti non finisce qui. Vuole regalare a Pazienza un profilo giovane in grado di alternarsi con Iannarilli.
Avellino, un ex promessa del Milan per difendere la porta.
Negli anni ottanta la porta irpina era difesa da un certo Stefano Tacconi. Perinetti ha quindi seguito il suo intuito puntando su un giovane portiere che dopo gli esordi nelle giovanili rossonere ha girato l’Italia, giocando in serie B e C. Un giocatore che nelle ultime stagioni ha avuto poco spazio ma che rappresenta un talento inespresso. Un atleta che deve dare ancora il meglio di sé vista la giovane età.
Un portiere che ha giocato anche nelle rappresentative nazionali. Un ragazzo che ha in Buffon e Oblak i modelli a cui ispirarsi. Esempi di professionalità e concretezza in cui si rivede. Uno che non cerca il colpo ad effetto, ma la continuità di rendimento. Svincolatosi dal Cosenza, era un obiettivo su cui Perinetti si é fiondato senza esitazione.
Marson, dai lupi della Sila a quelli d’Irpinia
Parliamo ovviamente di Leonardo Marson, nato a Udine nel 1998. Dopo gli esordi nelle giovanili del Milan a 16 anni, ha giocato nel Palermo, nel Sassuolo, nell’Olbia, nel Cesena, nella Vibonese. Per lui anche 4 presenze fra nazionale Under 18 e Under 19. Un giocatore poco valorizzato negli ultimi anni, che nelle ultime due stagioni a Cosenza ha collezionato solo 11 presenze.
Di fronte alla chiamata di Perinetti non ha esitato. La prospettiva di scendere di categoria non l’ha demotivato. Ad Avellino Marson vuole tornare protagonista e far vedere a tutti le sue qualità. Anche sulle sue parate i biancoverdi contano per disputare una campionato al vertice e riconquistare la tanto agognata serie B.