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C’é un Atletico Bilbao in Serie C: ti tesserano se sei nato nell’ospedale cittadino | In pochi lo sanno

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I tifosi dell'Athletic Bilbao - Screen

Un giocatore di Lega Pro si accinge a difendere i colori della squadra della sua città. Un fenomeno incredibile di legame con il territorio.

Atletico Bilbao, ovvero l’autarchia al potere. Una squadra da sempre formata da giocatori baschi, ovvero nati nella regione dov’è situata Bilbao o cresciuti in formazioni giovanili di squadre basche. Un esempio unico al mondo di squadra fatta in casa, come se Milan e Inter fossero formate unicamente da giocatori nati in Lombardia o cresciuti in squadre lombarde.

Una scelta radicale, un attaccamento al proprio territorio che fa sì che le partite giocate in casa dall’Atletico, nel mitico stadio San Mamès, siano delle autentiche bolgie. Una gestione che non ha impedito al club di essere comunque una società vincente.

Con 8 titoli nazionali vinti e 24 coppe di Spagna conquistate, l’Atletico e’ la terza squadra di spagna per titoli vinti, dopo Real e Barcellona. Tanti i campioni che hanno vestito la maglia rosso-bianca , uno su tutti negli anni novanta: Julien Guerrero. La scelta di farsi rappresentare solo da baschi non ha però riguardato gli allenatori. Tanti gli stranieri che si sono avvicendati sulla panchina di Bilbao, da ricordare Jupp Heynckes negli anni novanta.

Lo “stile” dell’Atletico è ancora più sorprendente in questi anni, dove il numero di giocatori stranieri supera spesso quello dei giocatori nazionali. Squadre come Milan, Udinese, Atalanta, spesso giocano con formazioni per 9/10 undicesimi composte da calciatori stranieri.

Anche in Serie B e Lega Pro sempre più stranieri.

Più di trent’ann fa il Piacenza, neopromosso in Serie A propose qualcosa di simile all’Atletico. La squadra di Cagni giocò diverse stagioni con una rosa composta solo da giocatori italiani riuscendo a a salvarsi. Un segnale forte in un periodo in cui si stavano aprendo le frontiere e stava aumentando il numero di calciatori stranieri in Italia.

La tendenza negli ultimi anni e’ stata quella di un massiccio afflusso di giocatori stranieri nel nostro paese anche nelle serie minori, non solo in Serie A. Ormai e’ normale che il capocannoniere di Serie B sia un giocatore non italiano. Ma in qualche società di Lega Pro si vive una realtà diversa. Qualche giorno fa un club di Lega Pro e’ riuscito ” a riportare a casa” un atleta nato in città.

 

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Il Team Altamura festeggia con i propri tifosi – credit Team Altamura

Team Altamura, ecco Giuseppe Simone

Proprio pochi giorni fa l‘Altamura si è rinforzato con Giuseppe Simone, attaccante classe 2004 originario della città pugliese. Un giocatore nativo di Altamura chiamato a dare una mano alla squadra cittadina appena tornata nei professionisti. Dopo le esperienze nelle giovanili di Bari, Roma, Sampdoria e Monopoli, Simone è approdato lo scorso luglio al Taranto.

Svincolatosi dai rossoblù, Giuseppe riparte dalla squadra della città in cui e’ nato. L’Altamura con Simone punta sull'”effetto Bilbao”  per uscire da una situazione di classifica complicata e per non perdere quella Lega Pro appena riconquistata dopo anni di delusioni.