Home » Cessione Berardi, l’annuncio sul futuro: “Siamo felici di averlo” | Nemmeno il tempo di festeggiare la promozione

Cessione Berardi, l’annuncio sul futuro: “Siamo felici di averlo” | Nemmeno il tempo di festeggiare la promozione

Berardi

Berardi, Sassuolo, credit Imago

La stagione da favola degli emiliani e del suo bomber: Domenico Berardi.

Straordinaria. Se si dovesse associare un aggettivo alla stagione del Sassuolo sarebbe questo: è bastato un solo anno per ottenere il pass per la Serie A.

Guidati da Fabio Grosso, gli emiliani hanno dominato il campionato ottenendo la promozione con cinque giornate d’anticipo.

A quota 75 punti, il Sassuolo ha festeggiato il successo grazie al pareggio maturato nella partita fra Mantova e Spezia. Non si è andati oltre il 2-2 e questo ha permesso ai neroverdi di tornare a disputare un campionato nella massima categoria.

Sei pareggi, quattro sconfitte e ventitrè vittorie: questo il rendimento della squadra in questa regular season. Ora, ad attenderli ci sono cinque appuntamenti. Il rush finale si apre con il match casalingo contro il Frosinone, poi è il turno del Cesena, della Carrarese, della Cremonese e infine del Sassuolo.

Berardi, l’ago della bilancia

Fondamentale per il raggiungimento di questo successo è stato il contributo di Domenico Berardi. Il classe 1994 ha raccolto sei gol e dodici assist: numeri straordinari che hanno avuto un impatto senza pari nel torneo.

Era il 9 gennaio, quando Berardi ha ricevuto il premio assegnato dall’Associazione Italiana Calciatori (AIC) come miglior giocatore della Serie B di dicembre. E il titolo lo aveva conquistato anche a novembre.

Sassuolo, credit: Imago, www.lacasadic.com

L’intervento di Palmieri su Berardi

“Tornare subito nella massima serie è stato difficilissimo”, ha commentato il ds del Sassuolo, Francesco Palmieri in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport e riportata da TMW. “Quando devi vincere per forza è più facile sbagliare. Ricordo l’inizio, si veniva da uno scivolone con l’ambiente depresso e gente che voleva andarsene. Tutti riconoscono la squadra di valore e forte, ma dietro c’è stato un grande lavoro di tutte le componenti. Abbiamo voluto insieme raggiungere l’unico obiettivo di cui mi ha parlato Giovanni Carnevali nell’investirmi della responsabilità”.

Ha proseguito: “Grosso l’avevamo nel mirino subito. Un’idea vincente. Ci è scattata la voglia di misurarci con un ragazzo che conosceva la B e l’aveva vinta. Una persona speciale, umile, riservata. Un grande lavoratore al quale non piace apparire, poi è tosto come me. Berardi? Lo ringrazio, oltre a essere il campione che sappiamo, e che veniva da 8 mesi di infortunio, quando è tornato ha tirato la carretta. Non c’è stata la benché minima richiesta di cambiare. È felice di stare qui, è il simbolo del Sassuolo, l’ultima bandiera. Noi siamo orgogliosi di averlo. Ho un legame bellissimo con lui, sono certo che resterà e spero a lungo”.