Commisso si mangia le mani: il figlio di Firenze sta incantando in Serie C | Considerato un top player assoluto
La Fiorentina non ha voluto credere in lui: si rifà dando spettacolo in Lega Pro con un inizio di campionato straordinario
La storia del calcio è piena di storie di ragazzi che sono dovuti emigrare dalla propria terra d’origine per ritagliarsi uno spazio nel professionismo e riuscire così a costruire una carriera da calciatore.
Sul perché molte società italiane preferiscano disperdere il proprio talento locale, preferendo spesso acquistare calciatori da ogni parte del mondo invece che far debuttare i propri prodotti del vivaio, ci si interroga tutt’ora e le risposte non arrivano.
Attenzione: non parliamo di costruire nuove bandiere che passeranno tutta la vita nel proprio club di origine. Questa è ormai un’utopia. Ma dare più spazio a giocatori locali nelle prime squadre, piuttosto che cercare la fortuna spendendo fior fior di euro sul mercato per giocatori che poi si rivelano non all’altezza, questo sì, che sarebbe auspicabile.
Perché poi capita che le società si mangino le mani, vedendo i propri talenti lasciati andare altrove incantare in altre piazze e far schizzare il proprio valore alle stelle.
Commisso si mangia le mani: poteva essere l’ennesima plusvalenza
La Fiorentina in particolar modo è una squadra che sa bene come valorizzare i propri giovani. Le plusvalenze fatte con Vlahovic, Chiesa e Bernardeschi hanno fruttato alle casse viola quasi 170 milioni di euro provenienti dalla Juventus. Una marea di soldi per tre giocatori prodotti dal vivaio.
Anche il forte investimento sulle strutture del Viola Park va in quella direzione: favorire lo sviluppo del talento locale. E Comuzzo e Kayode, ormai fissi in prima squadra, sono solo gli ultimi esempi. Ma non va sempre così: infatti la Fiorentina ha anche lasciato andare talenti che ora si stanno mettendo in mostra con altre maglie e in altri campionati.
Di Carmine show: è la stella del Trento
È il caso di Samuele Di Carmine, uno dei talenti più cristallini di tutta la penisola che è stato appunto un prodotto del vivaio della Fiorentina. La viola però, dopo solo due presenze in prima squadra, non l’ha ritenuto pronto, mandandolo prima in prestito al QPR e poi costringendolo a girovagare per l’Italia in cerca di collocazione.
Ovunque è andato, ha incantato gli occhi dei tifosi. E lo sta facendo anche in questo inizio di stagione con la maglia del Trento. Arrivato dal Catania nel mercato estivo, Di Carmine ha già segnato il primo gol stagionale con la maglia gialloblù, promettendo che non sarà di certo l’unico.