De Laurentiis lo ha spedito fuori squadra: in prestito anche lui dopo Osimhen | Ma rimarrà in Italia
Il Napoli completa un’altra cessione dopo quella del nigeriano: la formula è la stessa, diversa la collocazione
È il caso delle ultime ore: la telenovela Osimhen-Napoli si è conclusa in maniera inaspettata per molti, ma forse quella migliore per le parti coinvolte in causa. Sorridono tutti: il Napoli non dovrà pagare lo stipendio del suo – ormai ex – numero 9, Osimhen non dovrà stare fermo un anno in panchina e il Galatasaray – nuova squadra di “Osi” si ritrova un top player mondiale in rosa senza dover sborsare un euro per il prestito.
Un intreccio di mercato fatto di coincidenze, attese, dubbi, riflessioni e colpi di scena. Alla fine la pista Galatasaray si è aperta ed in un lampo il nigeriano era già atterrato in Turchia tra l’ovazione e i cori dei tifosi locali. Andrà a far coppia con Icardi, in un attacco già nostalgico. Tra i due bomber c’è un file-rouge chiamato Antonio Conte. O meglio, Romelu Lukaku.
Quando l’argentino fu epurato dall’Inter, Conte arrivò sulla panchina nerazzurra dovendo risolvere la situazione spinosa legata al suo ex capitano. L’allenatore leccese fu chiaro: “Icardi fuori, voglio Lukaku“. E fu pienamente accontentato prima che il Paris Saint–Germain sborsasse oltre 60 milioni per Maurito. E così è andata anche per Osimhen, fatto fuori dalla dirigenza napoletana e sostituito con il belga tanto caro a Conte.
Non solo Osimhen però: in un mercato povero di cessioni remunerative per il Napoli – al contrario degli acquisti, che superano i 100 milioni – la strategia più utilizzata è quella del prestito per piazzare gli esuberi. E un altro giocatore ha già fatto le valigie e lasciato Napoli, restando però in Italia.
Napoli, mercato in rosso: 100 milioni di investimenti
Il mercato del Napoli è stato quindi condizionata dalla mancata cessione di Osimhen per oltre un mese e mezzo. Pochi gli acquisti portati al nuovo tecnico Antonio Conte prima della prima giornata di campionato. Una situazione che stava diventando invalidante, per cui il presidente De Laurentiis ha dovuto mettere una pezza sopra mettendo mano al portafogli.
Così che, senza che il nigeriano fosse ancora ceduto, il Napoli ha acquistato, in poco tempo, Gilmour, McTominay, David Neres e Romelu Lukaku, consegnando all’allenatore salentino una rosa di assoluto livello per poter competere in Serie A. Sul fronte cessioni, invece, solo prestiti tra cui, appunto, quello di Osimhen.
D’Avino in prestito al Gubbio
E tra le operazioni in uscita si colloca anche quella legata a Luigi D’Avino, classe 2005 della Primavera azzurra che è andato a “farsi le ossa” in Serie C. Ad attenderlo il Gubbio, che ha completato l’operazione nelle ultime ore di calciomercato.
Nato a Napoli e cresciuto con i colori azzurri tatuati nel cuore, D’Avino ha completato tutta la trafila del settore giovanile campano. È un difensore centrale, alto un metro e ottantasei, dotato di buona tecnica palla al piede: tra i più promettenti del settore giovanile campano.