Dopo il Milan ha trovato il suo paradiso: “Sarà il nostro capitano” | Firma fino al 2026 e rifiuta ogni offerta
A un anno esatto dal suo arrivo, il centrocampista rinnova ma non solo. Gli viene consegnata anche la fascia da capitano.
Un amore per il calcio che supera ogni categoria. È questo quello che si può dire di chi le categorie le ha attraversate proprio tutte, con l’unico obiettivo di raggiungere il traguardo successivo senza mai guardarsi indietro. L’esordio nella Primavera dell’Atalanta, il passaggio al Milan, l’esordio in Serie A e un viaggio tra diverse categorie fino alla titolarità assoluta dello scorso anno.
Una carriera da calciatore cominciata nel lontano 2005, con 5 anni vissuti a pieno nelle giovanili nerazzurre. E sarà proprio dall’Atalanta, di fatto, che passerà al Milan nel 2010 sotto grande intuizione di Mauro Pederzoli e Filippo Galli, che riescono a soffiare il centrocampista a diversi top club europei per una cifra intorno al milione d’euro, consegnandolo alla guida dell’allora allenatore della Primavera Giovanni Stroppa.
Al suo arrivo riesce a mettersi in mostra, tanto finire da subito ad allenarsi “con i grandi”. Vince una Coppa Italia con la Primavera, il premio di Miglior Giovane dell’AC Milan 2009/2010, spicca per la sua aggressività, la sua tecnica e i suoi tempi d’inserimento e finisce sotto l’ala di Clarence Seedorf, che in lui vedeva un vero e proprio predestinato. E saranno proprio gli allenamenti con la prima squadra a permettergli di spiccare agli occhi dell’allora allenatore dei rossoneri Massimiliano Allegri.
Il tanto atteso esordio a San Siro con la prima squadra arriverà poi il 26 gennaio 2012, quando all’89’ subentrerà a Robinho nel corso di una partita di Coppa Italia contro la Lazio che vedrà il Milan vincere con un risultato complessivo di 3-1. Poi, un viaggio tra le diverse categorie fino all’attuale fascia da capitano.
L’esordio in Serie A e l’assoluta titolarità della scorsa stagione
Dopo il Milan, viene acquistato dal Verona in prestito con diritto di riscatto, ma non riesce a trovare spazio in Serie B, venendo mandato in prestito al San Marino. Poi un viaggio tra le serie minori, il ritorno al Verona, l’esordio in Serie A sotto la guida di Fabio Pecchia per sostituire l’infortunato Zaccagni e la prima titolarità nella massima serie italiana contro il Torino nel 2018.
Un percorso fatto di diverse maglie indossate e di viaggi tra diverse categorie, fino alla titolarità assoluta dello scorso anno. Il centrocampista ha infatti collezionato un totale di 39 presenze da titolare condite da 1 rete nel corso di una schiacciante vittoria per 3-1, arrivando a diventare un perno assoluto del centrocampo.
Il rinnovo con il Taranto fino al 2026 e la fascia da capitano
Sembra essere proprio nella Taranto rossoblù di Ezio Capuano che Simone Calvano ha finalmente ritrovato casa. A un anno dal suo arrivo, il centrocampista classe 1993 non lascia e rilancia: rinnovo fino al 2026 e fascia da capitano promessa dall’allenatore Capuano stesso, che in lui ha ritrovato un’assoluta certezza per il centrocampo e un elemento irrinunciabile per l’11 titolare.
La stagione non è ancora iniziata, ma i tifosi del Taranto possono già guardare con un grande sorriso alla prossima stagione: dopo aver ufficializzato gli arrivi di Soncin e Nobile, l’annuncio del rinnovo fino al 2026 di Simone Calvano rappresenta sicuramente una notizia di grandissimo spessore.