“Dovete morire in campo”: le parole dell’allenatore ai giocatori | L’ultimo sforzo stagionale

Pallone bianco Serie C, crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com
Il discorso emozionante
Quando si arriva al ‘rush finale’, bisogna mettere in campo tutti i residui di energia rimasti. Sudare fino all’ultima goccia di sudore, sputare sangue fino all’ultimo. O addirittura, volendo essere ancora più immediati, ‘bisogna morire in campo’.
Questo è ciò che urlato l’allenatore del club laziale ai suoi, “dovete morire in campo”, senza mezze misure. Un incitamento forte, che ha ricevuto anche gli applausi di tutti i tifosi presenti alla partita decisiva. E i giocatori hanno messo in campo proprio ciò che chiedeva l’allenatore: cuore e sacrificio.
I nerazzurri, con questa vittoria importante, sono aritmeticamente salvi: playout scongiurati. Più quattro punti sulla 16esima a una sola giornata dalla fine del campionato. Un cammino che parte da lontano, e che col nuovo allenatore ha preso una piaga decisamente migliore.
‘Il colonello’, infatti, ha ridato un’identità alla squadra, ma soprattutto in poco tempo è riuscito a entrare nel cuore e nella testa dei suoi giocatori, come testimoniano i risultati ottenuti.
Così l’allenatore ha salvato la squadra
In quel ‘dovete morire in campo’ c’è tutta l’essenza del lavoro del nuovo traghettatore dei nerazzurri, che ha condotto i suoi alla salvezza con una giornata d’anticipo. Un lavoro non solo tattico e di numeri, ma anche di testa e cuore. Arrivato a tre giornate dalla fine del campionato, l’ex giocatore del Benevento ha ottenuto due vittorie su due.
E pensare che i nerazzurri non riuscivano più a vincere e avevano bisogno di una scossa. Che con il nuovo allenatore è arrivata e come. Adesso, nell’ultima di campionato, i nerazzurri potranno giocare con una tranquillità e una spensieratezza che mancavano da tanto.

“Dovete morire in campo”, il grido di Bruno al Latina
Una partita che vale una stagione. Il Latina, nella 37esima di campionato, si gioca tantissimo. Se vince contro il Potenza scongiura aritmeticamente i playout. Dalle tribune, durante la gara, si sente un grido provenire dalla panchina: è il nuovo ‘condottiero’ dei nerazzurri, Alessandro Bruno.
“Dovete morire in campo”, si sente, ed è rivolto ai suoi giocatori che stanno sputando sangue per conquistare la salvezza contro il Potenza di Pietro De Giorgio. La partita finisce, e il Latina può festeggiare. A decidere la gara un solo gol, arrivato un minuto prima del 90′: lo segna Bocic. Un gol, anche per le tempistiche in cui è arrivato, che è simbolo proprio di quelle parole di Bruno: crederci fino alla fine. Il Latina è salvo.