È l’estate delle famiglie d’arte | Conte ci vinse gli scudetti con lui: ora il fratello firma in Serie C
La gioia di Conte, gli scudetti bianconeri e i gol dell’attaccante: il fratello del bomber riparte dalla Serie C
In inglese “blood bond”, in italiano “legame di sangue”. Si tratta di un vincolo, di un nesso naturale che determina delle similitudini tra persone appartenenti allo stesso nucleo familiare. Era il XVI secolo quando la forma “figlio d’arte” venne coniata per i rampolli dell’oligarchia attorica.
E l’espressione è ancora parte del nostro vocabolario culturale. Etimologicamente si intende un componente che in famiglia si distingue per le sue qualità e, al tempo stesso, anche un’altra unità della cerchia dimostra di avere caratteristiche analoghe.
La si utilizza per qualsiasi tipo di attività: non solo arte e spettacolo, ma anche sport. Quanti i figli, che nella storia del calcio, hanno ereditato gli stessi geni dei padri? O, quanti i fratelli che per divertimento hanno mosso i loro primi passi con la palla nei campetti vicino casa?
Il calcio italiano è costellato di figli e fratelli di giocatori che hanno fatto la storia: Daniel Maldini, Federico Chiesa, Marcus Thuram, Giovanni Simeone… Ecco alcuni dei profili che ad oggi gravitano nel nostro panorama con l’intento di imporsi e di non vivere nell’ombra dei propri predecessori.
Buon sangue non mente
Correva la stagione 2013-2014, la Juve di Conte stava facendo sognare la tifoseria bianconera e la Signora aveva appena centrato l’obiettivo: il record di punti totalizzati in campionato, 102 per l’esattezza.
Eppure, in quel campionato, alle direttive di un Conte autoritario, sottostava un giocatore che con le sue abilità tecniche ha incantato migliaia di bambini. E inutile dirlo, anche il fratello ha seguito le stesse orme. Ma di chi si tratta? Di certo, buon sangue non mente.
La dinastia Giovinco non si ferma alla “formica atomica”
Giuseppe Giovinco, il classe 1990, fratello dell’ex Juve Sebastian Giovinco, ha militato in diverse squadre di Serie D e C, tra cui Pisa, Catanzaro, Imolese, Ravenna, Virtus Francavilla e Taranto. Ed è proprio nella società rossoblù, nella quale aveva vestito la maglia nella stagione 2021-2022, che l’attaccante farebbe il suo ritorno.
Per lui, è pronto infatti un contratto annuale con opzione per il secondo anno in caso di salvezza. In questa fase di calciomercato ha ricevuto offerte da altre società, ma la scelta di riapprodare in Puglia, in una situazione peraltro complicata, sta nella volontà di risollevare le sorti del popolo tarantino, scottato ancora dagli ultimi avvenimenti.