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Faceva l’attaccante, adesso esordisce in serie C… in porta | Ha cambiato carriera a 19 anni

Pallone bianco Serie C

Pallone bianco Serie C, crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com

I sogni sono desideri ma anche cambiare avventura nel corso della carriera è un elemento fondamentale, rinnovarsi

Rincorrere i propri sogni e diventare un calciatore è un percorso che richiede impegno, sacrificio e determinazione. Fin da giovani, molti ragazzi sognano di indossare la maglia di una grande squadra, ma per raggiungere questo obiettivo bisogna affrontare anni di duro allenamento e superare molte sfide.

La passione per il calcio è il motore che spinge a migliorarsi ogni giorno, ad affrontare le difficoltà, a non arrendersi mai, anche quando il sogno sembra lontano.

Oltre al talento, la costanza e la disciplina sono fondamentali: allenamenti intensi, dieta, gestione della propria vita fuori dal campo sono essenziali per emergere.

È anche un viaggio di crescita personale, che insegna il valore del lavoro di squadra, della resilienza e del rispetto. Solo con tanta dedizione e un pizzico di fortuna, chi sogna di diventare calciatore può trasformare il sogno in realtà, entrando nel cuore degli appassionati di tutto il mondo.

Cambiare carriera non è facile

Decidere di cambiare carriera non è mai facile, soprattutto quando si è sempre stati abituati a ricoprire un ruolo specifico. Immagina di essere un attaccante, il tuo ruolo ideale, dove hai sempre dato il massimo, segnato gol e affrontato difensori. Ma un giorno, arrivi alla consapevolezza che quello non è il tuo posto. Ti guardi dentro e capisci che le tue capacità potrebbero essere sfruttate meglio in un altro ruolo. Così, prendi una decisione coraggiosa: diventi portiere.

Il passaggio non è semplice, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Dallo stare sempre sotto i riflettori per segnare a vivere l’adrenalina e la responsabilità di difendere la porta. Ma è una trasformazione che ti permette di riscoprire te stesso, di sviluppare nuove abilità e affrontare le sfide in modo diverso. Come portiere, impari a pensare al gioco in modo più strategico, con una visione di squadra più ampia, dove ogni parata diventa un passo verso il successo.

Enrico Lovato contro il Lecco, credits: FeralpiSalò / www.lacasadic.com
Enrico Lovato contro il Lecco, credits: FeralpiSalò / www.lacasadic.com

Forza e determinazione

Lovato, nato a Verona nel quartiere San Massimo, ha seguito un percorso calcistico unico. Alto 2,01 metri, ha iniziato la sua carriera come attaccante nei pulcini del ChievoVerona, ma il suo talento lo ha portato a ricoprire ruoli diversi. Dopo il passaggio alla Virtus Verona, arriva all’Hellas Verona, dove gioca dal 2016 al 2023, dimostrando le sue qualità. A gennaio dello scorso anno, il trasferimento definitivo alla FeralpiSalò segna una svolta nella sua carriera, consentendogli di crescere nel calcio professionistico. Il suo cammino, fatto di cambiamenti e adattamenti, riflette la sua determinazione e voglia di emergere.

Da piccolino mi ispiravo a Buffon, ma per caratteristiche fisiche ora mi ispiro a Courtois, Milinkovic-Savic e Donnarumma. Ho avuto una crescita molto importante di altezza nel periodo del Covid”.