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Fuori rosa, non sei convocato | Ammette tutto il ds rossonero: “E’ colpa mia”

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Pallone Serie A - credit gdm - www.lacasadic.com

Mettere un giocatore fuori rosa non è mai una scelta facile. Ma alla fine il direttore sportivo rossonero ammette la colpa

Creare una rosa competitiva è l’obiettivo principale di ogni direttore sportivo, un compito che richiede una visione chiara e una pianificazione attenta.

Il direttore sportivo deve saper bilanciare il talento, l’esperienza e la freschezza dei giovani, cercando di costruire una squadra che sia equilibrata in ogni reparto. Ogni acquisto, ogni cessione e ogni rinnovo contrattuale deve rispondere a un’analisi strategica che tenga conto non solo delle qualità individuali, ma anche della compatibilità con il progetto tecnico dell’allenatore.

La scelta dei giocatori deve essere fatta tenendo in considerazione diversi fattori, come la motivazione, il carattere e la capacità di adattarsi alla filosofia di gioco della squadra. È fondamentale anche saper cogliere le opportunità di mercato, puntando su giocatori che possano dare il massimo in un contesto competitivo, ma anche su giovani talenti in grado di crescere e imporsi nel corso della stagione.

Un’altra sfida importante è gestire le risorse economiche del club, ottimizzando ogni investimento. Non basta acquistare il miglior talento, ma è cruciale farlo nel modo giusto per non compromettere la stabilità finanziaria. In sintesi, creare una rosa competitiva richiede un mix perfetto di scelte oculate, visione strategica e gestione accorta delle risorse disponibili.

Rossoneri che stagione

Il Milan sta attraversando una stagione altalenante, con alti e bassi che stanno creando non poca preoccupazione tra i tifosi. Attualmente, la squadra è fuori dalle competizioni europee, un risultato che segna un passo indietro rispetto alle aspettative di inizio stagione. L’unico obiettivo europeo rimasto è la Coppa Italia, dove in semifinale affronteranno l’Inter in un derby che promette di essere intenso e decisivo per le speranze rossonere di conquistare un trofeo.

In campionato, la situazione è altrettanto complicata. Il Milan fatica a trovare continuità nei risultati, con prestazioni che alternano buone e deludenti. La squadra si trova lontana dalla zona alta della classifica, con la necessità di rialzarsi rapidamente per non compromettere ulteriormente l’accesso alle competizioni europee della prossima stagione. La pressione su allenatore e giocatori è alta, e ogni partita diventa cruciale per evitare di fallire completamente gli obiettivi stagionali. Il club dovrà trovare un equilibrio per rimanere competitivo e non soccombere alle difficoltà, con la speranza di ritrovare una stabilità che al momento sembra sfuggire.

Luca Leone, DS Foggia
Luca Leone, DS Foggia / screen

“Tutta colpa mia”

Il Foggia è tornato al successo contro il Sorrento in casa ma è l’esclusione dalla rosa di Franco Vezzoni il tema caldo in casa rossonera. Il calciatore non è stato convocato per la sfida contro il club campano. Una decisione forte da parte della società rossonera, sulla quale nel post-gara si è esposto, ai microfoni di Foggia TV, il direttore sportivo Luca Leone.

E’ colpa mia che evidentemente non sono bravo a convincerlo di restare a Foggia firmando il contratto e far trovare una soluzione mediata tra le parti” – ha detto l’ex Ternana, che ha ulteriormente aggiunto: “Vezzoni è un giocatore importante, un ragazzo che ci offre tante soluzioni, un ragazzo meraviglioso. Ma ci sono situazioni da definire a livello contrattuale“.