Le categorie di Allegri? Non esistono | Thiago Motta pesca in Serie C: altro che Koopmeiners, il titolare lo fa lui
Il talento sopra l’età e Thiago Motta lo sa bene. Per la sua Juventus pesca dalla Serie C e non è una scoperta.
Inizia una nuova era in casa Juventus, ed è l’era targata Thiago Motta. L’allenatore ex Bologna, che dal 20 luglio ha dato il via al ritiro dei bianconeri ad Herzogenaurach, piccola città tedesca vicino a Norimberga e sede dell’Adidas, stabilisce, costruisce e perfeziona le idee alla base del suo calcio. Un calcio propositivo, che l’allenatore italiano ha studiato e perfezionato fin dai tempi di Genoa e Spezia.
Il credo di Thiago Motta, infatti, non porta con sé il peso di dover rispettare un determinato numero, né tantomeno una determinata categoria. Partenza dal basso, movimenti a centrocampo fluidi e di difficilissima lettura, supporto degli esterni alti e dei terzini di spinta e manovra a ridosso dell’area di rigore con tutti i centrocampisti e gli esterni per arrivare alla finalizzazione, anche a costo di rischiare ripartenze.
E se per l’ex allenatore dei bianconeri Massimiliano Allegri “nel calcio ci sono le categorie”, per Thiago Motta, invece, le categorie non esistono, e pesca direttamente dalla Lega Pro per andare ad arricchire un mercato che, per ora, sta già portando elementi di assoluti valore ed importanza come Douglas Luiz, Khéphren Thuram, Juan Cabal e Michele Di Gregorio.
Arriva dalla Serie C, ma di lui Thiago Motta dice: “È un giocatore molto interessante. È un ragazzo che si sta allenando bene. Ha grande forza fisica, una buona tecnica, ma soprattutto mentalmente lo vedo molto preparato. In allenamento sta dimostrando di essere al livello“. Trequartista di piede destro, 1.85m di altezza, grande tecnica e grande preparazione mentale: il gioiello è già in casa Juventus.
Koopmeiners? Ma che, la Juventus ce l’ha già in casa
L’interesse della Juventus e di Cristiano Giuntoli per il centrocampista Teun Koopmeiners è ormai di interesse pubblico. Piede mancino, grande tecnica, estrema duttilità e altissima capacità in fase di impostazione: i motivi per cui i bianconeri sognano il colpo è ben chiaro, così come sono altrettanto chiari i motivi per cui, invece, l’Atalanta di Gianpiero Gasperini non vuole assolutamente privarsene. “Non abbiamo mai parlato di altre squadre con Koopmeiners”, confessa l’allenatore della Dea a Sky Sport, e l’ad Percassi ribadisce che la sua cessione, di fatto, non è mai stata presa in considerazione dalla società.
Eppure, la Juventus il suo Teun Koopmeiners ce l’ha già in casa. In ritiro sta stupendo, e in carriera ha già vestito la maglia giovanile della sua nazionale a tutti i livelli. Di lui parlano bene tutti, e il suo ex allenatore ne parla come “la cosa più bella vista nel calcio montenegrino da quindici anni a questa parte”. Ed è proprio per questo che Thiago Motta, a prescindere dalla sua categoria di provenienza, sembra proprio volerci puntare a pieno.
Vasilije Adzic, il gioiello montenegrino in casa Juventus
Ha da poco compiuto 18 anni, gioca per la nazionale del Montenegro e la sua posizione naturale è quella di trequartista: Vasilije Adzic è il nuovo arrivo in casa Juventus che lascia sognare tutti per il futuro. Il costo per il suo acquisto è stato di circa 2 milioni di euro (che potrebbero raggiungere una cifra intorno ai 5 milioni in caso di raggiungimento di bonus), ma la sua breve carriera da professionista li fa già sembrare soldi ben investiti: campione del Montenegro nella stagione 2022-2023 con il Buducnost Podgorica, 11 gol e 7 assist tra coppa e campionato e partecipazione alle qualificazioni di Conference League.
Di lui ne parlano bene proprio tutti, e il primo a puntarci è proprio Thiago Motta: “Dipenderà solo da lui, se giocherà con noi o meno, o se dovremo aspettare un po’ di tempo, ma le prime impressioni sono che abbiamo in casa un giocatore che può diventare importante”. E alla notizia della sua cessione alla Juventus Next Gen, ne ha parlato straordinariamente anche il suo ex allenatore al Buducnost, Milinkovic, raccontando di aver concesso a lui e pochissimi altri il privilegio di poter esprimere al meglio la sua fantasia sul campo. Per Milinkovic, Adzic “ha 17 anni, ma ragiona come un 28enne”, ed è proprio per questo, forse, che Thiago Motta non guarda ai numeri, ma soltanto alle capacità.