Lebron James è in lacrime: finisce così la sua leggenda | L’annuncio poco fa in diretta USA
I Los Angeles Lakers colpiscono ancora: dalla triplice vittoria in regular season alla nascita di una nuova stella.
Il giallo e il viola: non due colori qualsiasi per gli appassionati del basket. Due cromature che rappresentano un’istituzione nel mondo della pallacanestro e lo continuano a essere, a maggior ragione dopo quest’avvio di stagione.
I Lakers hanno centrato il terzo successo consecutivo lo scorso 27 ottobre contro i Kings (131-127) e si sono confermati i primi della classe. La squadra di Los Angeles, nelle gare precedenti, aveva raggiunto l’obiettivo vittoria anche con i Suns (123-116) e i TimberWolves (110-103).
Un team che nella storia ha collezionato 17 titoli NBA, pareggiando il record dei Boston Celtics. Ma rendimento spettacolare a parte – il miglior inizio di regular season dal 2011 – i Los Angeles Lakers continuano a sfornare di veri e propri fuoriclasse, o meglio, leggende.
Da George Mikan, che ha guidato il club a numerosi successi negli anni ’50, a Jerry West, Wilt Chmberlain, Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar, Kobe Bryant e, in tempi più recenti, Lebron James.
L’uomo leggenda
Una carriera straordinaria incorniciata da diversi traguardi: il risultato? Una leggenda. Si può sintetizzare in questo modo il palmares di Lebron James: un giocatore versatile e completo al tempo stesso.
Quattro i titoli NBA vinti, altrettanti quattro i premi come MVP in regular season e nelle Finals. Per non parlare delle sue partecipazioni agli All-Star Game, che sono oltre 19, e ai punti che portano la sua firma, più di 38.000.
Dopo vent’anni, la storia si ripete
Ma attenzione, perché sotto i riflettori ad indossare la maglia gialloviola, sta esplodendo un altro fenomeno, un fuoriclasse. Si tratta di Anthony Davis, colonna portante della squadra in quest’avvio di stagione. Redick, l’allenatore, era stato chiaro fin da subito: voleva che la palla fosse indirizzata nelle mani di Davis in fase offensiva.
Obiettivo centrato, e a pieni voti. Il classe 1993 è risultato spettacolare, prima contro i T’Wolves e poi con i Suns. Nella opening night si era confrontato con il quattro volte difensore dell’anno Rudy Gobert, ma la sua destrezza ha condotto il club alla vittoria (110-103). Un successo personale, più che collettivo: Davis ha totalizzato 36 punti, 16 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate. Era dal 2005 che un giocatore non iniziava con più di 30 punti in due gare: ci erano riusciti Kobe Bryant e Jerry West nell’ottobre del 1969. Evidentemente neanche Lebron è riuscito a fare così bene come Davis.