Home » L’esilio è finito: squadra di Serie C torna finalmente nel suo stadio | Sembrava passata una vita

L’esilio è finito: squadra di Serie C torna finalmente nel suo stadio | Sembrava passata una vita

Logo Serie C

Il nuovo Logo della Serie C Now (Lega Pro) / www.lacasadic.com

La squadra festeggia, l’esilio è terminato. Il club potrà tornare a giocare nella sua città immerso nell’amore della sua gente 

Giocare lontano dal proprio stadio è sempre complicato. Un clima differente, un tifo ostile, uno spogliatoio che non ha il sapore di casa. Sono tante le squadre che hanno dovuto giocare le partite casalinghe lontano dal proprio fortino.

Tra i casi recenti più emblematici c’è il Cagliari che, nel 2011, giocò parte della stagione a Trieste. Proprio lì la Juventus si laureò campione d’Italia per la prima volta nel ciclo Conte.

Attualmente, il Barcellona gioca le proprie partite casalinghe lontano dal Camp Nou. La società blaugrana, infatti, sta ricostruendo il proprio storico stadio. Per questo motivo i catalani disputano le sfide in casa allo stadio olimpico Lluis Companys di Montjuic.

Il fattore casa conta. La regola (ora abolita) nelle sfide a doppio confronto faceva valere il doppio la rete fuori casa. Strana invenzione calcistica? Forse. La realtà dei fatti dice che il sostegno del proprio pubblico può influenzare il risultato, un motivo in più per tenersi stretto il proprio fortino.

Il caso San Siro e gli stadi italiani

In Italia, il dibattito sugli stadi è infinito. Il caso principe è sicuramente San Siro. Da un lato la fazione legata alla storia dell’impianto. La “Scala del calcio”, il templio del pallone in cui hanno giocato alcuni dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Dall’altra i progressisti. Sì, la storia, ma la struttura è vecchia.

Chi ha ragione? Nessuno lo sa. Resta la netta differenza tra il campionato italiano e quello di altri paesi europei come la Premier League. Nella terra del Re ogni squadra ha il proprio stadio. In Italia sono meno di dieci le strutture di proprietà dei club. Un numero che fa riflettere, forse anche troppo. Con meno pensieri e più opere si potrebbe colmare la grande differenza tra la Serie A e i top club europei.

Di Carmine e Zamuner
Il nuovo arrivato Di Carmine e il DS del Trento Zamuner (LaCasadiC)

L’esilio è finito, la squadra torna in città

I tifosi gialloblu possono tornare ad abbracciare il Trento. Il club, infatti, potrà nuovamente disputare le proprie partite allo stadio Briamasco. Dopo un lungo esilio all’Euganeo di Padova, il club di Tabbiani giocherà tra le mura amiche il resto delle partite casalinghe.

Un ottima notizia per il club e per i tifosi. Il Trento ha iniziato in maniera discreta la stagione. I trentini hanno raccolto, in 4 partite, due pareggi, una vittoria e una sconfitta. L’ultima gara dei gialloblu è terminata con un successo ai danni dell’Arzignano. Solo liete notizie in casa Trento.