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L’esonero non arriva nemmeno così: zero vittorie da 4 mesi | Sembra l’Inter di Moratti

L’Inter di Moratti, dai primi anni difficili fino alla conquista dell’Europa.

Dopo i primi anni complicati alla guida dell’Inter che hanno portato, Massimo Moratti, a rassegnare per ben due volte le dimissioni pur conservando la proprietà del club nel 2004, la svolta incomincia nel 2006 quando decide di ritornare in pianta stabile.

Subentrato a livello presidenziale a Giacinto Facchetti che insieme a Roberto Mancini rialzò l’Inter aprendo un ciclo di vittorie composto da uno scudetto (assegnato per via di calciopoli), due coppe Italia e due supercoppe Italiane, Moratti riuscì a proseguire la striscia positiva.

Dal suo arrivo, infatti, si registrano altrettanti successi con il tecnico di Jesi, prima di chiamare sulla panchina dell’Inter il 2 giugno 2008 Josè Mourinho, reduce dalle avventure al Chelsea, al Porto dove vinse la Champions e al Barcellona. Dal 2008 in poi, fino alla sua carica durata due anni, il portoghese riesce a collezionare una serie di successi che lo consacrano ancora oggi, a distanza di parecchi anni, il miglior allenatore della storia dell’Inter.

L’ex Porto si impone in Italia vincendo due scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane ma soprattutto riesce ad imporsi anche in Europa. L’allenatore non solo riesce a trionfare in Champions dopo 45 anni ma contribuisce anche alla vittoria del triplete (scudetto, coppa Italia e Champions League), un traguardo storico raggiunto in Italia solo dall’Inter.

Gli inizi di Massimo Moratti

Massimo Moratti viene ricordato con molto affetto dai tifosi dell’Inter per tutto quello che di buono ha fatto e conquistato, ma un po’ come in tutte le cose, prima di arrivare all’apice del successo, ha dovuto fare parecchio strada. Il 18 febbraio 1995, l’imprenditore originario di Bosco Chiesanuova, acquista l’Inter dopo che era già stata di proprietà del padre Angelo tra il 1955 e il 1968.

Uno dei suoi primi acquisti fortemente voluto è Javier Zanetti, diventato poi con il passare degli anni uno dei pilastri nonché storico capitano della storia nerazzurra. Nonostante questo, però, i numerosi investimenti fatti sul piano economico non furono ripagati e tutto portò, il presidente, come scritto poc’anzi a rassegnare le proprie dimissioni per ben due volte. Moratti però non si perse d’animo e dalle esperienze negative riuscì a risollevarsi nel tempo e a scrivere la storia del biscione.

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Campobasso, il periodo negativo continua ma il club ha piena fiducia in Braglia

Il Campobasso milita al tredicesimo posto in classifica a quota 26 e a +3 dalla zona retrocessione. I rossoblù non vincono da 10 giornate, l’ultimo successo risale, infatti, agli inizi di novembre quando si impose per 3-0 contro la Lucchese. Da quel momento in poi si sono alternati pareggi e sconfitte conquistando su 9 partite solo 4 punti.

Nel prossimo incontro, domenica ore 15:00, faranno visita alla Torres che risiede al terzo posto a pari punti con il Pescara e a 5 lunghezze dalla vetta. Una sfida tutt’altro che semplice per la squadra di Braglia, la quale rischia di compromettere le cose più di quanto non lo siano già.