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“Maradona era dell’Inter”: il rimpianto più grosso della storia del calcio | Il direttore sportivo racconta la verità

Maradona screen copertina

Diego Armando Maradona al Napoli - www.lacasadic.com

Un retroscena inaspettato. Maradona doveva andare all’Inter. Dopo anni di distanza arriva la confessione ufficiale

Maradona ha avuto una carriera straordinaria che lo ha consacrato come uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Nato in Argentina nel 1960, il suo talento esplosivo lo ha portato fin da giovane a distinguersi nelle categorie giovanili.

La sua carriera professionistica è decollata con il Boca Juniors, ma fu con il Barcellona e, soprattutto, con il Napoli che Maradona raggiunse il massimo della sua carriera.

Nel 1984, Maradona approdò al Napoli, dove divenne subito un idolo indiscusso. Con il club partenopeo, il “Pibe de Oro” conquistò due scudetti (1987 e 1990), una Coppa Uefa (1989), e numerosi altri trofei, scrivendo pagine indelebili nella storia del calcio. La sua visione di gioco, la tecnica sopraffina e i dribbling irresistibili lo resero una figura leggendaria. A Napoli, Maradona non fu solo un giocatore, ma un simbolo di riscatto per la città e la sua gente, che trovava in lui una fonte di orgoglio.

Maradona ha giocato anche per la nazionale argentina, vincendo il Mondiale del 1986 in Messico, dove realizzò la celebre “Mano de Dios” e il “Gol del Secolo” contro l’Inghilterra. La sua carriera internazionale e la sua influenza nel calcio globale ne fanno una figura iconica, rispettata in tutto il mondo.

Inter che stagione fino a questo momento

L’Inter sta vivendo un campionato straordinario, mostrando una grande solidità e determinazione in ogni partita. La squadra, guidata da un allenatore di esperienza, ha mantenuto un livello di gioco elevato, dimostrando di essere competitiva su tutti i fronti. La compagine nerazzurra ha mostrato una difesa impenetrabile, un centrocampo dinamico e un attacco letale, riuscendo a incidere in ogni zona del campo.

La squadra ha affrontato e superato le difficoltà, rimanendo in testa alla classifica e mettendo sotto pressione le dirette concorrenti. Grazie a una squadra equilibrata e a una forte mentalità, l’Inter ha conquistato vittorie importanti contro avversari di alto livello, consolidando il suo posto tra le prime della Serie A. Il grande campionato dei nerazzurri è il risultato di un lavoro corale, dove ogni giocatore ha contribuito al successo della squadra. L’Inter ha dimostrato di essere pronta per continuare a lottare fino alla fine, con l’obiettivo di raggiungere traguardi ambiziosi e confermare la sua forza sia in Italia che in Europa.

Maradona
Maradona con la maglia del Napoli, crediti imago, www.lacasadic.com

“Maradona era dell’Inter”

In una lunga intervista rilasciata ai colleghi di Radio Serie A, l’ex dirigente del Napoli Pierpaolo Marino ha raccontato diversi aneddoti della sua carriera tra cui Maradona all’Inter e Juventus: “All’epoca ero il più giovane direttore in Serie A e per festeggiare l’ennesima salvezza dell’Avellino stipulai un contratto con il Barcellona per 100mila dollari (cento milioni di lire) per giocare un’amichevole e portare Maradona” – racconta Marino – “Otto giorni prima, però, l’intermediario che mi aveva procurato la partita, l’agente FIFA argentino Riccardo Fuiga, venne nel mio ufficio per avvisarmi che il Barcellona sarebbe venuto, ma senza Diego, perché era in rotta con il club. Mi disse di inventarmi qualcosa, perché sarebbero arrivati 40.000 spettatori“.

A quel punto, l’idea: “Fuiga mi propose di provare a piazzare Maradona nel mercato italiano. Le squadre che avrebbero potuto permetterselo erano Juventus, Sampdoria e Inter. Chiamai tutte e tre, ma nessuna accettò. Fuiga insistette: ‘Paolo, possibile che abbiamo Maradona tra le mani e non troviamo un club?'”. Fu allora che Marino pensò al Napoli, con cui aveva in ballo le comproprietà di Ramon Diaz e Luciano Favero. “Qualche sera prima ero stato a cena con Juliano (allora dirigente del Napoli), che mi aveva detto di voler prendere uno straniero. Lo chiamai, inizialmente disse di no, ma dopo dieci minuti mi richiamò. La mattina dopo fissammo un appuntamento. Da lì è partita la storia“. Nel corso dell’intervista, Marino ha rivelato anche un altro retroscena legato all’Inter: “Dopo aver vinto il campionato di Serie B con il Pescara, la società di Ernesto Pellegrini mi voleva nel suo staff, ma alla fine fu una battaglia tra Mariottini e me e fu lui a spuntarla“.