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Milan, il primo colpo al risparmio | Arriva dalla primavera a parametro zero: preso il figlio d’arte

San Siro (IMAGO)

San Siro (IMAGO)

Il Milan pensa già alla prossima stagione. I rossoneri vogliono giocare in casa puntando sul talento della primavera

Pensare al futuro significa costruire con intelligenza, e questo passa inevitabilmente anche dalla valorizzazione dei talenti. Le società oggi devono essere lungimiranti, puntare su giocatori giovani, promettenti e con margini di crescita, sia tecnica che economica. In un calcio sempre più attento al bilancio, scovare e investire sui talenti è diventata una vera e propria necessità.

Se poi questi profili arrivano a parametro zero, il vantaggio è doppio: non solo si riducono i costi iniziali, ma si può lavorare con maggiore serenità sul progetto sportivo, senza l’assillo di ammortamenti o spese esorbitanti.

Il mercato dei giocatori in scadenza, infatti, rappresenta una risorsa preziosa per le società più attente, che possono così rinforzarsi con colpi mirati e sostenibili.

Guardare al domani, dunque, vuol dire anche saper cogliere le opportunità che il mercato offre, senza perdere di vista la qualità. Perché costruire una squadra solida e competitiva passa da scelte oculate, spesso silenziose, ma fondamentali. E i talenti, soprattutto se arrivano gratis, sono il punto di partenza ideale per progettare un futuro vincente.

Figli d’arte

Nel calcio, la presenza dei “figli d’arte” è una tradizione affascinante che si rinnova di generazione in generazione. Sono tanti, infatti, i figli che hanno seguito le orme dei padri, provando a scrivere la propria storia sul rettangolo verde. Alcuni riescono addirittura a eguagliare – se non superare – le gesta familiari, altri portano avanti con orgoglio un cognome importante, cercando di costruirsi un’identità tutta loro. Uno dei casi più celebri è quello della famiglia Maldini: Cesare, Paolo e ora Daniel.

Tre generazioni legate indissolubilmente al Milan, con Paolo diventato una vera e propria leggenda rossonera. Un altro esempio è la famiglia Thuram: Lilian, campione del mondo con la Francia nel 1998, e i figli Marcus e Khéphren, entrambi professionisti, con Marcus protagonista anche in nazionale. Ma la lista è lunga: da Giovanni Simeone, figlio del “Cholo” Diego, a Federico Chiesa, che sta portando avanti la tradizione del padre Enrico con grande qualità. E ancora Justin Kluivert, figlio di Patrick, o Timothy Weah, figlio dell’ex Pallone d’Oro George. Nel calcio, il talento spesso si tramanda, ma ogni figlio d’arte sa che il cognome può aprire le porte… ma il campo, quello, parla da solo.

Ibrahimovic – credit: Imago – www.lacasadic.com

Giovani promettenti

Il calciomercato si infiamma attorno al nome di Lorenzo Colonnese, giovane difensore centrale classe 2007 in forza al Genoa. Le sue recenti prestazioni, impreziosite dal premio di miglior giocatore della Viareggio Cup, hanno acceso i riflettori su di lui, attirando l’interesse concreto di Milan e Monza, due club da sempre attenti ai giovani talenti italiani. Il suo contratto, in scadenza a giugno, rappresenta un’occasione d’oro per entrambe le società, che vedono in Colonnese non solo una promessa, ma anche un investimento a lungo termine. La possibilità di acquisirlo a parametro zero o con un indennizzo contenuto rende il suo profilo ancora più appetibile sul mercato.

Il Milan, impegnato in un processo di ringiovanimento e valorizzazione del vivaio, potrebbe offrirgli un percorso di crescita graduale e strutturato. Il Monza, invece, potrebbe puntare su un inserimento più immediato nel calcio dei grandi, in linea con la propria filosofia ambiziosa e dinamica. Essere conteso da due club di Serie A a soli 17 anni è un chiaro segnale del potenziale di Colonnese, il cui futuro sembra già proiettato verso palcoscenici importanti.