Non vedevano la Serie C dal 1999: club “ripescato” all’improvviso

Il pallone della Serie C / Credit Martina Cutrona
Dopo ben 26 anni sono finalmente tronati nel calcio che conta, lunghi e duri anni che però ora danno speranza e fiducia di poter fare bene
Il campionato di Serie C è il primo passo per poter entrare nel calcio professionistico, più si va avanti e la strada diventa sempre più difficile. Il livello della Lega Pro migliora di anno in anno, 60 squadre che partecipano, e riescono a rendere il campionato avvincente pieno di sorprese e spettacolo. Ci sono così tanti obiettivi per cui lottare, che le ultime giornate di campionato diventano praticamente le più importati. Le classifiche sono molto corte, molte squadre si contendono le migliori posizioni per i Play-Off, in quella parte di classifica vediamo nei gironi una maggiore densità di squadre vicine fra loro.
Ci sono moltissime squadre che lottano per la promozione, la maggior parte delle volte la media punti di una squadra che viene promossa alla divisione successiva è di 80 punti, possono esserci le eccezioni. Il Padova lotta con il Vicenza per il primo posto ancano 2 partite con 6 punti disponibili, la differenza fra le due squadre è solo di 2 punti ancora tutto è possibile, nel Girone A ancora è tutto aperto. Il Virtus Entella che fa parte del Girone B ha già vinto il campionato con ben 11 punti di scarto dalla seconda. Poi nel Girone C ancora da assegnare la promozione, con la lotta fra Avellino e Audace Cerignola, che vede la prima a 69 punti e la seconda a 64, la distanza fra le due è di 5 punti, un miracolo potrebbe favorire la seconda in classifica.
Ci sono già neopromosse che il prossimo anno faranno parte di questo campionato, le prime vincitrici della Serie D sono Bra, Forlì e la Sambenedettese. Dovranno dimostrare di essere all’altezza, il salto di livello non è poco, questa linea che divide il calcio dilettantistico a quello professionistico tende a non far rendere la reale differenza fra le categorie. Si gioca un calcio diverso, una qualità nelle giocate individuali e collettive, totalmente diverse, situazioni di gioco di cui bisogna abituarsi. L’obiettivo principale di chi riesce a salire è solitamente riuscire a rimanerci, per poi lavorando ad ambizioni superiori col passare delle stagioni.
C’è però una squadra che sta vivendo un momento di massima gioia, la stessa squadra che sta per rientrare fra i professionisti dopo ben 26 anni. La nostalgia e il duro lavoro li ha fatti ritornare nella competizione che realmente meritano, dopo un lungo momento di militanza fra i dilettanti, devono dimostrare di non farne parte e fissare la loro permanenza in questo campionato con l’ambizione di puntare in alto.
Dalla Serie B alla Serie C, chi mollerà?
Matematicamente parlando ancora non si ha la certezza su quali squadre retrocederanno nella Serie C. Ci si può fare un idea in base alle posizioni in classifica, ancora 5 partite quindi 15 punti disponibili per riuscire ad ottenere il massimo. Oltre alle 3 retrocessioni automatiche, c’è anche la zona Play-Out aperta a sole due squadre, che si affronteranno per decidere chi rimarrà in Serie B.
Le squadre che stanno lottando per fuggire da queste zone penalizzanti momentaneamente sono: Cosenza al 20° posto con 27 punti, la Reggiana al 19° posto con 32 punti e la Salernitana al 18° posto con 33 punti, si trovano in zona Retrocessione. Poi Cittadella, Sampdoria, Sudtirol e Brescia ricoprono le successive 4 posizioni in classifica con 35 punti. La classifica è molto corta ma loro saranno le squadre che lotteranno fino all’ultima partita per dimostrare di poter rimanere nella competizione che meritano.

Il Casarano è promosso in Serie C
Proprio così, il Casarano ce l’ha fatta. I pugliesi battono la Fidelis Andria e vincono il girone H di Serie D. I rossoblù riescono nell’impresa complice con due giornate d’anticipo, grazie al gap di sette punti sulla Nocerina, a cui non è bastato il successo sulla Virtus Francavilla nel 32esimo turno. Missione compiuta per Loiodice e compagni, che coronano il sogno di una piazza intera riportandola dopo 26 anni nel calcio professionistico.
Si tratta di una promozione storica, che arriva dopo tanti anni di dilettantismo. La voglia di riscatto e la fame di giocatori come Malcore e Loiodice hanno fatto la differenza per tagliare un traguardo atteso per tanto, troppo tempo. Un salto di categoria cercato e voluto soprattutto fuori dal campo. Il sogno del presidente Filograna diventa finalmente realtà e premia il lavoro fatto nel corso del tempo per costruire una squadra competitiva e capace di battersela con tutti.