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Per te facciamo un’eccezione | Proposto il CONTRATTO A VITA: è la prima volta in Italia dai tempi di Zanetti

Javier Zanetti (IMAGO) / www.lacasadic.com

Javier Zanetti (IMAGO) / www.lacasadic.com

Non accadeva in Italia dai tempi di Javier Zanetti con la maglia dell’Inter: proposto un contratto a vita al capitano

In un panorama calcistico sempre più dominato dal denaro e dalla voglia di fare il salto di categoria, esistono ancora le bandiere. Era il 23 aprile 2016 quando, dopo una carriera lunga ben 20 anni in maglia nerazzura, Javier Zanetti rinnovava a vita con l’Inter. Una dimostrazione d’amore, d’affetto e di passione. “È un onore per me pensare di trascorrere il resto della mia vita insieme a quanto mi è di più caro”, dichiarava il capitano all’annuncio.

Per lui, con la maglia dell’Inter, un totale di 858 presenze. Arrivava in nerazzurro nella stagione 1995/96, e da lì non ha mai più “abbandonato la nave”. Ma oggi, in Italia, esistono ancora le bandiere? Esistono ancora i vari Baresi, Totti, Maldini, Mazzola e Facchetti? Per quanto la risposta possa sembrare tristemente negativa, in realtà, esistono ancora delle “eccezioni alla regola”.

Ebbene sì, perché talvolta la situazione sembra riguardare sempre di più il campionato italiano, dove i calciatori vengono presi di mira per il mancato attaccamento alla maglia. Basti pensare a Romelu Lukaku, che proprio con la maglia dell’Inter aveva conquistato il cuore dei tifosi nerazzurri. Poi, la mancata volontà di restare a Milano e il passaggio alla Roma di José Mourinho.

I capitani sono il cuore pulsante dei club. Portano con fierezza la fascia sul braccio, ricordando ogni giorni gli ideali di passione, amore, fierezza e la voglia di portare sempre più in alto il nome delle loro squadre. Ma, come dicevamo, per quanto la situazione sembri diversa rispetto a dieci o venti anni fa, i veri capitani esistono ancora. E in Italia c’è un altro esempio di “rinnovo a vita” di una bandiera che, nel club, ha passato ben dodici anni.

Dopo dodici anni un amore che è sembra infinito

Il capitano arrivava al Picerno nella stagione 2015/16, quando i rossoblu militavano ancora in Serie D, conquistando fin da subito il cuore dei tifosi: per lui 31 presenze, con ben 17 reti e 1 assist durante la regular season. È napoletano, ma lucano d’adozione: “Picerno è una grande famiglia. Nello spogliatoio abbiamo il piacere di stare insieme. C’è chi arriva un’ora prima agli allenamento. Qui si sta bene, diceva nel corso di un’intervista a LaCasadiC.com.

Prima dei rossoblu, tanti anni alla ricerca di una “casa” con le maglie di Avellino, Casertana e Nola, trascorrendo più anni proprio con la maglia biancoverde da cui tutto era iniziato. Calcisticamente nasce quindi in Campania, ma trova il suo luogo ideale in Basilicata, a circa 140km dalla sua città natale, come raccontato stesso da lui: “Qui sono adottivo, mia moglie è di Picerno e ci vivo da undici anni. Mi sento a casa. È una cosa bella: è accogliente per tutti i calciatori che sono stati qui. Si può fare solo bene a Picerno.”

Emmanuele Esposito
Emmanuele Esposito – credit: AZ Picerno

Emmanuele Esposito rinnova con il Picerno fino al 2026

Con una nota ufficiale, il Picerno ufficializza il rinnovo di Emmanuele Esposito fino al 2026, dopo ben 12 anni passati al club: “La Società dell’AZ Picerno comunica che il calciatore Emmanuele Esposito ha sottoscritto un rinnovo di contratto che lo legherà all’AZ sino al 30/06/2026. Reduce da una sontuosa stagione, per il dodicesimo anno Emmanuele vestirà ancora la maglia rossoblù, ormai una seconda pelle.” Per lui, nella scorsa stagione, 33 presenze condite da 3 reti e 4 assist tra campionato, Coppa Italia di Serie C e play-off.

Ed è poi il DG stesso, Vicenzo Greco, assieme al Presidente Donato Curcio, a spiegare le motivazioni alla base del rinnovo: “Il DG Vincenzo Greco ha per questo voluto ulteriormente cementare il legame tra Picerno e il nostro capitano, il quale è dunque chiamato ad avere la massima responsabilità della squadra, tanto come leader tecnico quanto come collante emotivo del gruppo squadra. Grazie alle sue uniche qualità tecniche e umane il Presidente Donato Curcio e il DG Greco augurano dunque a capitan Esposito le migliori fortune sportive in rossoblù con la maglia del Picerno”.