Scampato alla guerra in patria: adesso è il Thuram della serie C | Lo vogliono tutti
Dalla guerra nella sua patria fino alla Serie C. Adesso è il giocatore con più richieste visto che gioca come Thuram
Marcus Thuram è uno dei punti di forza della formazione di Simone Inzaghi, confermandosi come una pedina fondamentale nel reparto offensivo dell’Inter.
La sua presenza in campo ha portato solidità e qualità, diventando un riferimento per il gioco della squadra. In particolare, Thuram ha sviluppato una straordinaria intesa con Lautaro Martínez, formando una coppia d’attacco che ha dato ottimi frutti.
La loro alchimia in campo è evidente, con i due che si completano perfettamente: Thuram con la sua fisicità e capacità di attaccare gli spazi, e Lautaro con la sua classe e intelligenza tattica.
Questa combinazione ha permesso all’Inter di essere più incisiva in fase offensiva, con numerosi gol e assist che hanno contribuito a mantenere alta la competitività della squadra in tutte le competizioni. La coppia Thuram-Lautaro è ormai uno dei punti di riferimento più forti per Inzaghi.
Thuram e i meme
Marcus Thuram è riuscito a entrare nel cuore dei tifosi nerazzurri non solo grazie alle sue prestazioni in campo, ma anche per il suo carisma e le sue particolarità fuori dal campo. Oltre ai gol, il giocatore è diventato famoso per alcune abitudini uniche, come quella di buttarsi sui palloni durante l’ultimo allenamento prima delle partite di Champions League, o il fatto che viaggi spesso in trasferta con il suo cuscino personale.
Un altro episodio che ha fatto sorridere i tifosi è stato quando ha “rubato” il pallone a Lautaro Martínez dopo la tripletta contro il Monaco, creando un momento di ilarità. Non solo: durante una partita, Thuram ha anche lanciato una bottiglia dalla panchina, riuscendo a farla atterrare perfettamente in piedi, suscitando l’ammirazione di compagni e tifosi. Il suo lato simpatico e gioviale ha conquistato ancora di più la tifoseria interista.
Dalla guerra alla Serie C
Yayah Kallon della Salernitana è diventato un idolo per molti, grazie alla sua straordinaria carriera e alla sua incredibile storia di vita. Originario della Sierra Leone, ha dovuto fuggire dal suo paese natale a soli 14 anni per sfuggire all’arruolamento forzato come bambino soldato. In un viaggio pieno di difficoltà, ha attraversato l’Africa per otto mesi prima di riuscire a imbarcarsi su un barcone in Libia.
Dopo un viaggio drammatico, è giunto a Lampedusa e successivamente si è trasferito a Cassine, in provincia di Alessandria, dove ha ricominciato la sua vita. La sua storia, segnata dalla determinazione e dalla speranza, ha colpito molti, facendolo apprezzare non solo per il suo talento sul campo, ma anche per il suo coraggio e la sua resilienza. Kallon è un esempio di come lo sport possa essere un mezzo di riscatto e integrazione.