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Scovato in un centro di accoglienza, adesso ha vinto il Campionato | C’è un nuovo Eto’o in città

Eto'o (credit - Imago) - LaCasadic.com

Scovato in un centro di accoglienza, adesso il suo futuro calcistico può scoppiare.

Come Eto’o, dal Camerun. Da un campione, a un altro? La sua famiglia lo spera. Partito dal niente, notato da alcuni responsabili che risiedevano nel centro di accoglienza, adesso gioca in un club in grado di garantirgli un futuro importante.

“Mi gaso a vedere lo stadio pieno, sono determinato a dare ogni giorno sempre di più. Quando lo stadio è vuoto non mi piace, mi sento spento”. Parole di chi vuole prendere a morsi il campo e vincere. Determinazione e fame alla base di una carriera ancora giovane che spera di spiccare in modo definitivo il volo.

Ha parlato poi anche del calore della gente: “Ci spingono a dare sempre il massimo in ogni occasione, in una piazza così, cerco di dare sempre più spettacolo ogni giorno”. Spettacolo, proprio come Samuel Eto’o, il suo connazionale che vinse tutto con la maglia dell’Inter. Chissà se c’è solo la nazionalità in comune col campionissimo che ha giocato anche col Barcellona di Messi ed Henry tra le altre.

E a chi gli chiede del ruolo, lui risponde così: “Posso giocare in tutti i ruoli, mi adeguo senza problemi. Ho fatto tantissimi ruoli nella mia carriera e non è un problema il modulo per me. Certo – ha aggiunto – se devo proprio scegliere mi piace fare la seconda punta in un 3-5-2″. 

La scoperta in un centro d’accoglienza

E’ partito da Douala, città in cui è nato, ed è arrivato sulle coste del nostro paese. Con poche speranze ma una valigia piena di sogni. Ha iniziato a giocare in Abruzzo, in un club di Eccellenza. Da lì l’approdo in Serie C al Pineto. Dove si trovato benissimo: “Ho passato tre anni bellissimi lì”.

Dal niente, alla vittoria di un campionato proprio con la squadra abruzzese: “Tra i ricordi migliori ci sono la vittoria del campionato e della Coppa Italia”. Poi la fine di un ciclo: “Non ho mai avuto problemi con la vecchia società, ma con quella nuova qualcosa non è andato per il verso giusto. Non mi facevano sentire importante”.

Moussadja Njambè in azione.Ph: Agenzia Press Gino Conte - Fotografo ufficiale Giugliano Calcio 1928
Moussadja Njambè in azione.Ph: Agenzia Press Gino Conte – Fotografo ufficiale Giugliano Calcio 1928

Nuovo club, nuovi sogni

Così, la svolta: il trasferimento in un nuovo club. Una società sana da cui ripartire, accompagnato dalla moglie per la quale ha speso parole d’oro: “La sposerei ogni giorno, io con lei sono migliorato tantissimo e la ringrazierò per sempre”. 

Moussadja Njambè non dimentica le origini e sogna in grande con la maglia del Giugliano. La squadra occupa la settima  posizione in classifica a quota 40 punti. E’ in piena zona playoff e il sogno si chiama Serie B. Sulle orme di Samuel Eto’o. Forse, non solo per la nazionalità.