Serie A sconvolta: stavano spacciando allo stadio | Tre giallorossi finiscono in manette

Gli episodi extra campo che riguardano la tifoseria della Roma. In passato, gli occhi sono stati puntati su Inter e Milan.

Se si dovesse analizzare con un termine l’avvio di stagione della Roma sarebbe “turbolento”. Immaginiamo di essere seduti su un aereo e di attraversare un cielo avverso. Proprio così, un temporale si è scagliato sulla Capitale e lo testimoniano i cambi in panchina.

Daniele De Rossi ha guidato i giallorossi fino alla quarta giornata di campionato. Al suo posto, è poi subentrato Ivan Juric, ma la volontà di aggiustare il tiro e ammaestrare quei nuvoloni grigi non è bastata.

Ci ha pensato Claudio Ranieri a indirizzare l’aereo verso una meta più tranquilla. Settimi in graduatoria, a quota 57 punti, la Roma si è saputa rialzare portandosi a due lunghezze di distanza dalla Lazio.

Ma se da un lato il rendimento del club è nettamente migliorato, dall’altro un nuvolone grigio sembra essersi abbattuto su questioni extra società.

Inter e Milan

Episodi che non riguardassero direttamente i club, ma il tifo organizzato, erano emersi mesi fa. Come ha scritto il gip Domenico Santoro nell’inchiesta di ottobre 2024, i capi ultras di Inter e Milan erano riusciti a “trasformare San Siro in un territorio franco, fuori da ogni controllo di legalità”.

Attorno alle due squadre si è creato un polverone senza precedenti, un vero e proprio giro d’affari. Gran parte dell’inchiesta è ruotata attorno al business dei biglietti: i tagliandi, se rivenduti, garantivano un’onerosa fonte di guadagno. E per motivi e circostanze differenti, anche la Roma è soggetta a situazioni extra campo.

Roma, le vicende extra campo

Come riportato da Il Messaggero, tre tifosi giallorossi, membri del Gruppo Quadrato, sono stati arrestati dalla Digos per spaccio di cocaina all’interno dello Stadio Olimpico. L’inchiesta era stata avviata lo scorso maggio ed era emerso che nei bagni della Curva Sud ci fosse un’attività di spaccio.

I tre sono stati arrestati, ma a essere coinvolti nella vicenda ce ne sarebbero altri tre, ancora a piede libero. Secondo quanto ha raccolto la Direzione distrettuale antimafia, sarebbe stata creata un rete criminale probabilmente legata anche ai quartieri romani del Tuscolano e Tor Bella Monaca.