Sorpresa dal referto: colpo di testa per l’idolo della Lazio | Aggredito verbalmente l’arbitro
L’ex calciatore biancoceleste è stato espulso nel corso del match ed ha subito il provvedimento del Giudice Sportivo.
Tante polemiche sono scaturite in seguito all’anticipo delle 12,30 valevole per il dodicesimo turno del girone B di Lega Pro. Un ex giocatore della Lazio è andato su tutte le furie e nel post gara si è scagliato contro il direttore di gara.
Al netto del risultato sul campo, la sua squadra ha sfornato una gran prestazione e fatto un ottimo gioco. Ciò, però, non è bastato per evitare di fatto il primo ko di questo campionato.
A far la differenza ci sarebbero state anche le decisioni arbitrali. Queste non sono affatto andate giù all’ex idolo della tifoseria capitolina. Il classe 1983 di origini napoletane si è scagliato contro l’arbitro nel post gara, lamentandosi del metro di giudizio adottato nel corso della partita.
Per lui, è arrivata quindi anche la decisione da parte del Giudice Sportivo. L’attuale direttore sportivo, espulso durante la gara, si era inoltre così espresso nel post partita: “L’arbitro mi ha cacciato perché gli ho detto che era scarso. Devo rettificare, è scarsissimo. Un arbitraggio mai visto”.
La decisione del Giudice Sportivo
Non solo il bruciante ko di misura, anche decisioni da un punto di vista disciplinare. L’ex Lazio ha visto il Giudice Sportivo esprimersi pesantemente nel suo comunicato. L’attuale ds, ex tra le altre del Benevento, è stato sanzionato infatti con un’ammenda di 500 euro e inibizione fino al 26 novembre a svolgere ogni attività in seno alla Figc.
Il tutto “per avere, al termine del primo tempo, nel tunnel che conduce agli spogliatoi, tenuto una condotta offensiva e irriguardosa nei confronti dell’arbitro in quanto gli si avvicinava con fare minaccioso e proferiva nei suoi confronti frasi ingiuriose e offensive per contestare l’operato”.
Pasquale Foggia, cosa è accaduto allo stadio Benelli
L’accaduto fa riferimento alla giornata di domenica 3 novembre, quando il ds del Pescara Pasquale Foggia era stato espulso dal direttore di gara Domenico Castellone della sezione di Napoli 5, in occasione del match degli abruzzesi contro la Vis Pesaro al Benelli. L’ex calciatore della Lazio si è visto sventolare il cartellino rosso da parte dell’arbitro, che l’ha costretto quindi ad abbandonare il campo.
Lo stesso Foggia, nel post gara, si è così espresso, lamentandosi del metro di giudizio adottato dal direttore di gara: “Il secondo tempo l’ho visto dalla tribuna perché l’arbitro mi ha espulso, mi ha cacciato perché gli ho detto che era scarso. Devo rettificare, è scarsissimo. Un arbitraggio mai visto. Inviterei il designatore degli arbitri a rivedere questa partita per la gestione della gara dal primo all’ultimo minuto. È stata una gestione imbarazzante. Ci sono stati episodi gravi, ed anche il metro di giudizio è sbagliato. Loro hanno solamente due cartellini con falli fatti clamorosi. Tutti possono sbagliare, ma non bisogna essere presuntuosi e lui lo è stato nei confronti dei nostri calciatori”.