Succede di tutto nei dilettanti: arbitro ferito | La gara è sospesa e si deve rigiocare

Arbitro in azione. CREDIT: LEGA PRO
Aggredito l’arbitro e gara sospesa: accade di tutto nei dilettanti.
L’arbitro è da sempre una figura molto controversa nel gioco del calcio e spesso è soggetta ad un attenzione mediatica molto imponente, soprattutto negli ultimi anni. Difatti, soprattutto con l’avvento del VAR, il direttore di gara ha una lente d’ingrandimento puntata da parte della critica social, ma anche di opinionisti e giornalisti.
Il suo mestiere è molto spigoloso e i meriti faticano a palesarsi da parte dell’opinione pubblica. A tal proposito, la facilità con cui arrivano le scroscianti critiche, non è minimamente equa nei confronti delle doverose lodi qualora l’operato fosse stato eseguito correttamente.
Nel corso degli anni, grazie alle implementazioni tecnologiche, l’arbitro ha perso sicurezze e appigli. La soggettività e l’interpretabilità, nel calcio moderno, la vedono da padrone e non vi è più uniformità d’intervento.
La soluzione per ovviare a questa complicanza è quella di rivisitare il protocollo, affinché ogni arbitro possa attenersi a un regolamento e a un’interpretazione uniforme, allontanando quindi qualsiasi tipo di critica derivante dalla difformità di intervento nelle varie situazioni di gioco.
Episodi spiacevoli e ripercussioni importanti
Ciò che si è venuto a verificare lo scorso weekend ha del clamoroso. La decisione del giudice sportivo è stata molto pesante e il fatto è accaduto in Sicilia. Il tutto ruota intorno a dei comportamenti scorretti ed inammissibili per quanto riguarda l’etica dello sport e del calcio.
Ancora oggi, nel 2025, si assiste ad episodi molto spiacevoli e la mano del giudice sportivo, in questa specifica situazione è stata molto dura, a testimonianza della gravità dell’accaduto. Conseguenze e ripercussioni sono state molto significative, sia per i protagonisti che per l’intero mondo dello sport.

Seconda Categoria, gara sospesa per rissa e arbitro aggredito
In occasione della gara di Seconda Categoria siciliana fra Sferracavallo e Real Caccamo, si è assistito ad un episodio spiacevole nel rettangolo di gioco. A seguito di una decisione tecnica da parte dell’arbitro, un calciatore della squadra di casa avrebbe rifilato una “violenta gomitata al labbro, provocando fuoriuscita di sangue” nei confronti di un avversario. A sua volta, il calciatore avrebbe risposto con un “violento pugno al volto”. Anche l’arbitro è stato coinvolto nel caos generale.
Nella tempesta, numerosi calciatori, compresi quelli in panchina, e i dirigenti hanno preso parte al marasma, tanto da portare l’arbitro a dover sospendere la gara “data l’impossibilità di notificare i provvedimenti disciplinari“. Nel frattempo, poi, sono accorse anche diverse pattuglie della Polizia, al fine di ristabilire l’ordine. Infine, secondo quanto proclamato dal giudice sportivo, è stato inflitto ad entrambe le squadre una sconfitta per 0-3 e un’ammenda di euro 350,00.