Thiago Motta, ecco perché non voleva subire gol: il collega lo ha appena superato | 0 gol subiti
Un altro allenatore in Italia si sta mettendo in mostra per le proprie capacità difensive, mettendosi in risalto rispetto al bianconero
Come si sente spesso dire: “Gli attaccanti vincono le partite, le difese i campionati“. Un motto sempre all’ordine del giorno, per di più in un Italia che sì, va verso l’evoluzione calcistica ma che ha fondato le radici dei propri successi proprio sul caro e vecchio catenaccio.
Difendersi bene e ripartire per fare male: un vero mantra per il calcio italiano degli anni ’90 e 2000. Da Trapattoni fino ad arrivare ad Allegri, i migliori allenatori italiani – o per lo meno, quelli che hanno vinto di più in patria – hanno sempre dimostrato di saper subire pochissimi gol.
Il vento sta cambiando. In parte. L’avvento di Thiago Motta sulla panchina della Juventus poteva far presagire ad una Vecchia Signora più spregiudicata e meno attaccata alla tradizione. Una squadra che facesse divertire più che macinasse punti in maniera conservativa.
In realtà alla Juventus Thiago Motta si sta dimostrando come un maestro della fase difensiva. Il primo gol subito in campionato è arrivato alla settima giornata, per altro su rigore, ed è costato due punti ai bianconeri. Fin lì sia Di Gregorio che Perin erano stati appena interpellati e mai bucati in Serie A. Ma l’ex Bologna non è l’allenatore con la miglior fase difensiva in Italia.
Marin interrompe la striscia di Motta
Juventus-Cagliari, minuto 87. I padroni di casa stanno per raggiungere il traguardo delle 7 partite senza subire gol. Un qualcosa di incredibile se rapportato ai tempi moderni. Fino a quel momento, in Serie A la difesa bianconera si è imposta come un autentico muro.
Poi, il fallo di Douglas Luiz e il rigore – perfetto – realizzato da Razvan Marin fanno cadere il primato. Il numero alla voce gol subiti passa da 0 ad 1. E Thiago Motta così non è più il miglior allenatore d’Italia dal punto di vista difensivo.
Biancolino, difesa di ferro
Infatti c’è un altro allenatore capace di subire un solo gol. Si tratta di Raffaele Biancolino che nelle ultime settimane ha fatto cambiare faccia all’Avellino. 3 vittorie su 3, un solo gol subito e soprattutto 11 segnati. Numeri che hanno rilanciato totalmente i campani in classifica, dopo l’inizio opaco della gestione Pazienza.
2-1 al Foggia, un netto 0-4 al Crotone e un ancora più plateale 5-0 alla Casertana. Un cambio di rotta decisamente inaspettato che ha dimostrato come la mano dell’allenatore possa veramente cambiare il volto di una stagione da un giorno all’altro.