Torna in bianconero per chiudere la carriera: scelta di cuore a 31 anni | Cresciuto nelle giovanili
Il classe 1993 torna nella squadra in cui è cresciuto: “Essere tornato a casa è importantissimo, voglio ricambiare l’affetto”.
La carriera di un calciatore o di un allenatore come un viaggio. I primi passi in una società, poi la scelta di proseguire in altre realtà e il cuore, che in fin dei conti, torna sempre dove si è stati bene.
Una volta raccolte decine di esperienza, si può decidere di tornare sui propri passi e ripartire da dove tutto è iniziato. Perché come cantava Antonello Venditti certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Un lieto fine ha coinvolto lo stesso Daniele De Rossi. “Lieto”, se si considera l’epilogo, in realtà non lo è stato, ma il figlio di Roma, dopo essere cresciuto nel club è tornato in veste di allenatore.
Un ritorno in giallorosso. Certo, non terminato nel migliore dei modi considerato l’esonero da parte della dirigenza, ma pur sempre una tappa che per lui ha rappresentato “casa”.
La carriera come un viaggio a tappe
Nel calcio, quindi, specie in quello giocato, si può parlare di “arrivederci”, non di “addii”. Per alcuni, che si tratti di un obiettivo prefissato o semplicemente di destino, si riavvolge il nastro e si torna dove si è cresciuti e si è stati bene. Dove, anche solo per un paio di mesi, ci si è sentiti a casa.
E il protagonista di una storia analoga è un giocatore che ha mosso i suoi primi passi nell’Ascoli e che ora è tornato nel club per offrire il suo contributo alla squadra.
Si torna sempre dove si è stati bene
Si tratta di Gianluca Carpani. Il classe 1993 rappresenta il nuovo innesto dell’Ascoli: “Per me essere tornato a casa è importantissimo, rivedere oggi l’ambiente Ascoli, il centro sportivo, sentire il calore dei tifosi sui social e in giro, sono tutte cose che mi hanno caricato moltissimo e voglio ricambiare tutto questo affetto, non vedo l’ora di scendere in campo”, le parole del centrocampista rilasciate a Web TV Ascoli.
Gianluca è un ascolano doc e la maglia del club l’aveva già indossata nella stagione 2013/14 quando ha esordito con la prima squadra in Lega Pro. “Con l’unione e col lavoro di tutti si possono ottenere grandi risultati. So che prima o poi l’Ascoli Calcio tornerà dove merita”, ha dichiarato. D’altronde, si torna sempre dove si è stati bene.