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Tu non diventerai il nuovo Totti | La Roma lo ha scaricato, ora lui sceglie la Serie C: masterclass del Pescara

Totti in campo con la Roma

Totti in campo con la Roma www.lacasadic.com

Pasquale Foggia sta lavorando per mettere a disposizione di Baldini una rosa all’altezza 

Se nasci a Napoli e sei un calciatore è obbligatorio sognare di essere il nuovo Maradona. Quantomeno devi ispirarti a lui. Ma non è per tutti così. Può succedere di ispirarsi ad un campione che ha fatto la storia della città a duecento chilometri dal posto in cui sei nato, quello che ha fatto la storia della città, quel campione che ha sposato la maglia giallorossa della Roma: Francesco Totti.

Non te ne si può fare una colpa se, al carisma mondiale di Diego Armando Maradona si preferisce il sogno di essere il simbolo di una città. E poi, se cresci tra i corridoi di Trigoria piuttosto che tra le strette vie dei Quartieri Spagnoli di Napoli, credo che sia naturale costruire la propria carriera attorno all’idolo romano.

Anche se non è propriamente corretto. In un’intervista rilasciata ai microfoni di worldfootballscouting.com, ha infatti raccontato come i suoi primi calci a pallone siano arrivati tra le braccia del mare siciliano: “Prima di arrivare alla Roma ho giocato in qualche scuola calcio in Sicilia, poi ci siamo trasferiti a Roma e lì ho iniziato il mio percorso alla Palestrina. In un torneo, quando avevo 9 anni, mi ha visto qualche osservatore della Roma e mi hanno chiamato, chiedendomi di provare“.

Da questo momento in poi seguiranno i nove anni in giallorosso dove, oltre a questi colori, ha potuto respirare e vivere le pareti impregnate dalla mitologica figura di Francesco Totti. La sua tecnica educata è frutto, oltre che di un ottimo centro produttore di giovani talenti che ancora oggi dominano il calcio italiano, anche delle tante magie dell’icona giallorossa che risuonano tra i corridoi di Trigoria.

Dopo Trigoria arriva il professionismo

Proprio perchè è un’ottima scuola, quello della Roma è un settore giovanile dal quale moltissime società pescano importanti giovani da inserire in rosa. Questa linea ha seguito nel 2019 il Bologna, quando ha acquistato a titolo definitivo un promettente esterno appena maggiorenne. L’inesperienza del ragazzo ha però costretto la società rossoblù ha cederlo in prestito, prima di inserirlo in prima squadra.

Arriva così, durante la stagione 2020/2021, l’esordio in Serie B con la maglia dell’Ascoli, seguito dalle esperienze, sempre in cadetteria, con le maglie di Crotone e Bari, oltre al trasferimento in prestito in Eredivisie tra le file del Fortuna Sittard. Nella scorsa stagione, sempre in prestito, ha vestito da protagonista i colori biancoazzurri del Pescara, realizzando cinque reti in trentacinque presenze.

Gianmarco Cangiano con la maglia del Bologna
Gianmarco Cangiano in maglia Bologna, credit Martina Cutrona

Pescara, è fatta per il ritorno di Cangiano

Sembra tutto pronto per il ritorno a Pescara di Gianmarco Cangiano, esterno sinistro classe 2001. In Abruzzo il talento cresciuto nelle giovanili della Roma arriva sempre in prestito, visto il contratto che lo lega fino a giugno 2026 al Bologna.

Il suo nome era sulla scrivania di Pasquale Foggia, direttore sportivo del club, da parecchio tempo. Dopo averlo osservato attentamente e da vicino nella scorsa stagione, le sue ottime prestazioni hanno spinto la società a riportarlo di nuovo in biancoazzurro. Dopo l’addio delle scorse settimane di Delli Carri, Foggia sta formando una squadra pronta ad affrontare il salto di categoria, obiettivo dichiarato della prossima stagione.