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Va in Grecia e torna cambiato: Juventus disperata, l’ha perso definitivamente | Tifosi in lacrime

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Juventus Stadium

Un incubo che rischia di diventare realtà: dopo il trasferimento in Grecia è cambiato tutto. Juve sempre più in crisi, retrocessione possibile?

Gli errori nel calcio, come nella vita, fanno parte del gioco . Per quanto le tecniche di scouting ed osservazione stiano diventando sempre più un’autentica scienza matematica, basandosi su numeri ed algoritmi, non sono pochi i dirigenti costretti a mangiarsi le mani dalle proprie scelte. Autentiche follie, viste da fuori, per talenti che fanno le fortune di altre tifoserie.

Per informazioni chiedere al Milan, che nel 2012 decise di cedere Aubameyang al Saint-Etienne. Oppure all’Inter, che preferì privarsi di Coutinho per poco più di 10 milioni: in poco più di due anni, il suo valore decuplicò, riempiendo le casse del Liverpool con centinaia di milioni di euro. Ma neanche la Juventus può dire di non aver mai commesso un errore.

Da Kayode a Huijsen, passando per Dragusin e Romero. I bianconeri non sono nuovi a delle valutazioni non perfette sul mercato. Con il progetto Next Gen, all’ombra della Mole si prova a costruirsi il futuro in casa, senza dover ricorrere ad operazioni con altre squadre, spesso e volentieri risultate controproducenti.

Ma anche con questa soluzione non si è arrivati ad una soluzione definitiva. L’ultimo esempio è proprio il difensore olandese, volato in estate verso l’Inghilterra per soli 15 milioni di euro. Ma le sue prime uscite con il Bournemouth fanno pensare che ben presto Giuntoli potrebbe pentirsi della sua decisione.

Un rimedio agli errori

La moda del calcio post-Covid sono gli algoritmi. Anche grazie all’intelligenza artificiale, la quantità di dati che vengono raccolti in ogni match è impressionante. Tuttavia, la disponibilità di una simile varietà di informazione può anche essere controproducente e sviare: il football non è uno sport di numeri. Il campo la farà sempre da padrone sulla statistica, per questo un’osservazione vecchio stile è ancora indispensabile.

Una grande arma, da sfruttare nel migliore dei modi. In una mano esperta, la possibilità di studiare ogni dettaglio di ciò che accade nel rettangolo di gioco può essere un elemento importante nella costruzione delle grandi squadre. Ma può anche far emergere i problemi del reparto scouting di una società, se non sfruttata correttamente. Il rischio di incappare in errori grossolani è sempre alto.

Giorgione fa 400 tra i professionisti

Chi ha dimostrato di non essere un’errata valutazione sul mercato è Giorgione. L’ex centrocampista di Albinoleffe e Messina ha raggiunto un grande traguardo. Il classe ’91, attualmente tra le file del Giugliano, ha raggiunto le 400 presenze tra i professionisti in occasione del match vinto contro la Juventus Next Gen, grazie al gol decisivo di Ibourahima Baldé. I campani hanno dato seguito al buon inizio di stagione, sognando almeno un posto ai playoff.

Dall’altra parte, i giovani bianconeri si stanno scontrando con tutte le difficoltà del Girone C. Il penultimo posto in classifica racconta al meglio tutti i problemi dei ragazzi di Montero, chiamati ad invertire la rotta già dalla sfida interna con l’Avellino, per cercare di evitare quella che sarebbe una clamorosa retrocessione in Serie D.