Vittoria all’esordio in serie C, sembra Conceicao: gli manca solo il sigaro | “Ci ha dato nuovi input”

Sergio Conceiçao - IMAGO - www.lacasadic.com
Esoneri e nuovi arrivi: dalla Serie A alla terza serie. Esordio positivo alla Conceicao per il nuovo tecnico del Lecco.
Quando si pensa a un sigaro e alle note di quella canzone il rimando è immediato e ha un solo nome: Sergio Conceicao. Subentrato a Fonseca, il tecnico portoghese ha debuttato sulla panchina del Milan in Supercoppa.
Agli occhi dei migliaia di sostenitori la scelta era sembrata azzardata, specie a ridosso della competizione. Conceicao, invece, ha saputo centrare l’obiettivo finale e ha condotto i suoi uomini al successo con l’Inter.
Al termine del match, l’allenatore si è reso protagonista di un simpatico episodio, un rito già collaudato ai tempi del Porto quando c’era un trofeo da celebrare. Un sigaro in bocca e una canzone dal ritmo latino.
Una scena da collezionare nel proprio album e che è stata diramata in tutti i canali social oltre che nella maggior parte dei programmi televisivi.
Top e flop dei cambi allenatore
L’esordio in un club non sempre ha un risvolto positivo. Basti pensare a Michele Pazienza, approdato nel Benevento con l’intenzione di riscattare il rendimento dell’ultimo mese. Il tecnico è subentrato ad Auteri, ma nel primo appuntamento in giallorosso ha mancato l’obiettivo.
La squadra è stata piegata da due reti della Juve Next Gen. Guerra e Adzic i due marcatori, peraltro il secondo ha siglato il suo primo timbro tra i professionisti.

Il Lecco torna al successo
Esito differente per Federico Valente, il nuovo tecnico del Lecco. I blucelesti, sotto la sua guida, tornano al successo con la Pro Vercelli (2-1). L’allenatore è intervenuto nel post gara: “Sono convinto che la prima cosa da fare sia dare l’anima e il cuore, se non fai quello non prendi punti. Faccio i complimenti ai ragazzi che hanno provato con tutto quello che hanno per portare a casa qualcosa”.
In zona play out ma ora a -1 dalla Pro Vercelli, Valente ha commentato il rendimento della squadra:“Ero consapevole del momento nel quale si trovava la squadra. Inizialmente abbiamo avuto delle difficoltà ed era normale dopo tre giorni di lavoro: abbiamo lavorato sul dna che vorrei, è uno sport di squadra e bisogna aiutarsi in campo”. (Leggi l’articolo completo)