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Gol, talento e rinascita: la Juve Stabia si gode Adorante

Sono pochi i calciatori – arrivati dal mercato di riparazione – che riescono subito ad incidere. Adattamento, conoscenza della squadra e dei princìpi di gioco dell’allenatore ne complicano il percorso. Non è il caso di Andrea Adorante. Trasferitosi alla Juve Stabia dalla Triestina, l’attaccante italiano ha solo cambiato divisa. Non i numeri e le reti segnate. E Pagliuca – che sogna la Serie B – se lo gode. Adorante è riuscito ad inserirsi con facilità e talento. Mettendo a disposizione della squadra gol e fisicità. Impossibile non farsi apprezzare. In area di rigore è devastante: chiedere informazioni al Latina. Prima un gol da rapace d’area, poi il colpo di testa per portare il risultato sullo 0-2. La partita terminerà poi con il risultato di 1-3. Ed una firma netta dell’centravanti italiano.

Otto reti con la maglia dei campani evidenziano il percorso di crescita dell’attaccante ex Parma. In campionato – con la maglia della Triestina – ne aveva siglate solo tre. Ora è definitivamente esploso per portare la Juve Stabia verso la Serie B.

Credit: S.S. Juve Stabia

Adorante, tra il Parma e l’Inter. Poi chiama Spalletti

Dall’Inter passando al Parma. Passi da gigante ed occhi lucidi dall’emozione quando arriva la prima chiamata per entrare nel mondo dei grandi: sì proprio dal Parma. Trascina i Giovanissimi in finale Scudetto, ma il risultato non è quello desiderato: perde, ma vince il “Dante Boni”. Un trofeo per i calciatori più talentuosi di quella stagione. Poi arrivano proprio i nerazzurri. Il sì è spontaneo: in famiglia si tifa Inter. Vince il campionato U17 realizzando ben 13 reti in 26 presenze. Ma è dopo la convocazione di Spalletti – in Europa League contro il Rapid Vienna – che la sua vita diventa in salita con la rottura del crociato durante una sfida contro la Juventus.

Poi il ritorno a Parma. Sotto la guida di D’Aversa arriva prima l’esordio in Coppa Italia, poi quello in Serie A contro il Bologna. Ma la chiamata della Serie C è dietro l’angolo. Dal Francavilla al Messina dove firma 9 timbri in 33 presenze. Quindi la Triestina: qui si mette in mostra e sale in cattedra. Sprazzi di luce e talento.

L’arrivo alla Juve Stabia

Personalità. Tanta. Con la Juve Stabia parte subito forte. Alla prima da titolare è autore di una doppietta contro il Potenza. Poi si ripeterà una settimana dopo anche contro il Cerignola. Ma l’apice della sua breve carriera in Campania lo raggiungerà segnando la rete decisiva contro la Turris: “Io un derby come questo non l’ho mai fatto in carriera e sbloccarlo con un mio gol è stato bellissimo e sono felicissimo per tutto l’ambiente. Penso non ci sia nessun peso per noi. In questo momento del campionato ogni gara si gioca alla grande fino all’ultimo respiro cercando di fare il meglio in campo. Dobbiamo pensare a noi stessi perché ci saranno gare facili e meno facili”.

La Serie B si avvicina, ma il talento italiano non vuole lasciare nulla al caso. Non può perdere di vista l’obiettivo finale.

Gennaro Del Vecchio

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