Alcione Milano, Gallazzi: “Sempre più in alto. Vogliamo essere modello virtuoso”

Panchina dell'Alcione Milano, crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com
Lettera aperta del nuovo numero uno del club milanese.
In casa Alcione Milano è tempo di cambiamenti. Nelle scorse ore è stato firmato il contratto vincolante che sancisce il passaggio del 100% delle quote a Giulio Gallazzi, che diventa così l’unico proprietario e presidente. Un traguardo che arriva al termine di una stagione ricca di soddisfazioni sportive e gestionali, nella quale l’Alcione ha dimostrato il proprio valore nel difficile palcoscenico della Serie C.
L’uscita di Marcello Montini dalla compagine societaria non interrompe il legame tra i due imprenditori. Pur non essendo più socio del club, Montini continuerà a collaborare con Gallazzi per lo sviluppo del nuovo stadio Orange. I due rimarranno soci paritetici nel veicolo immobiliare dedicato esclusivamente alla realizzazione e gestione dell’impianto, una struttura moderna e sostenibile destinata a diventare un punto di riferimento per il calcio a Milano.
Intanto, Gallazzi, ha affidato ai social del club il suo personale pensiero: “Caro Marcello, amico fraterno di mille battaglie, grazie! Grazie per le tue parole, che ci hanno toccato il cuore. Grazie per quell’abbraccio forte, sincero, che ci siamo dati alla fine dell’ultima partita al Breda, chiudendo insieme un capitolo straordinario della nostra storia. Grazie per ogni giorno vissuto fianco a fianco in via Olivieri, nella nostra piccola-grande “tana” Orange. Anni intensi, vissuti con l’anima: anni di vittorie da celebrare e sconfitte da digerire, come solo lo sport più autentico sa regalarci. Anni che ci hanno insegnato a cadere, per poi rialzarci più forti.
Quante discussioni fra amici veri, in cui la passione per gli Orange ci ha sempre riportati alla massima unione, sublimata in tante cene concluse fra sogni e risate. Quanti abbracci, quante corse, quanti silenzi e quante urla di gioia. Il nostro viaggio insieme è stato questo: un’avventura fatta di coraggio, di sogni rincorsi a perdifiato, di vittorie sudate e sconfitte trasformate in nuova forza. Una strada percorsa fianco a fianco, sempre, con lo sguardo dritto all’orizzonte e il cuore Orange a guidarci”.
Gallazzi: “Sofferto, ma anche gioito”
E ancora: “Abbiamo vissuto emozioni vere, forti, profonde. Abbiamo discusso, riso, lottato, festeggiato. Abbiamo costruito qualcosa che resterà scritto nella storia di Alcione Milano. So bene quanto abbiamo sofferto in queste settimane. Scelte difficili, pensate, maturate con rispetto reciproco e la massima onestà, come i valori dello sport ci hanno sempre insegnato e guidato. Tu hai deciso di chiudere il tuo cammino in campo, io di restare, con l’entusiasmo di chi crede che ogni traguardo sia solo l’inizio di un nuovo sogno. Quello di portare l’Alcione ancora più in alto. Un’utopia? Forse. Ma chi veste l’Orange sa che le utopie si conquistano con il lavoro, la passione, il coraggio.
A nome di tutti gli Orange – di ieri, di oggi e di domani – ti diciamo: grazie, Marcello! Ci sono storie che non finiscono. Si trasformano. Ci sono legami che il tempo non cancella. Li rende ancora più forti. Oggi i nostri cammini prendono direzioni diverse, ma quello che abbiamo costruito insieme rimane indelebile. Il nostro grazie, Marcello, non è solo formale: è un abbraccio pieno di gratitudine e di orgoglio. Perché chi ha dato tutto, chi ha vissuto ogni istante con passione autentica, merita di essere celebrato. Sempre. Quello che si apre oggi è un nuovo, emozionante capitolo della nostra storia. Chiudiamo una stagione straordinaria: salvezza in anticipo, sogno playoff sfiorato, esordi entusiasmanti in tutti i campionati giovanili professionistici. Una cavalcata che ha reso orgogliosa tutta la nostra grande famiglia. E tutto questo è solo l’inizio. Il futuro ora ci chiama. Adesso vogliamo alzare l’asticella. Vogliamo consolidarci, crescere, volare più in alto. La prossima stagione lotteremo per i playoff, sogneremo l’impensabile, continueremo a far brillare la nostra filiera giovanile, orgoglio di Milano e d’Italia“.

“Il sogno è l’Orange Stadium”
E infine: “E la nostra avventura insieme non finisce qui, Marcello, continueremo a lavorare fianco a fianco per realizzare un sogno chiamato Orange Stadium. Un tempio dove l’Alcione potrà giocare, emozionare, soffrire e vincere. Dove la nostra gente, la nostra famiglia, potrà vivere emozioni che resteranno per sempre. Solo a pensarci viene la pelle d’oca: immagina la prima partita in casa, tra i nostri colori, la nostra gente…sarà un’emozione da vivere tutti insieme! Questa è casa tua, Marcello, e lo sarà per sempre. Perché chi è Orange dentro, lo resta per tutta la vita.
In questi sette anni, abbiamo condiviso la co-presidenza e la proprietà in una sinergia unica nel panorama calcistico italiano: una gestione armoniosa e virtuosa, una crescita esponenziale, dai Dilettanti fino alla Serie C, un palmarès giovanile che parla da sé grazie alla vittoria ripetuta di diversi titoli nelle categorie giovanili. E tutto questo portando avanti ogni decisione, ogni passo, con rispetto, amicizia e visione. Sì, sono orgoglioso. Orgoglioso di aver camminato al tuo fianco. Orgoglioso e ancora più determinato di proseguire oggi alla guida dell’Alcione Milano. Perché questa realtà ha dimostrato che competenza, passione e visione possono davvero cambiare le regole del gioco. Un grazie speciale lo voglio dedicare a tutte le nostre squadre, allo staff tecnico, alla grande famiglia Orange: il primo anno nei professionisti ci ha dato forza, fiducia, consapevolezza. Ma ora è il momento di alzare ancora l’asticella, con orgoglio, con fame, con coraggio. Vogliamo osare. Vogliamo volare. Vogliamo scrivere nuove pagine di storia. La prossima stagione vogliamo consolidarci, rafforzarci, puntare in alto: playoff in Serie C, traguardi ancora più ambiziosi per i nostri ragazzi. L’Alcione vuole essere sempre di più un modello virtuoso di calcio professionistico a Milano, radicato saldamente nella nostra filiera giovanile, che da anni è esempio a livello regionale e nazionale. Perché il futuro appartiene a chi non smette mai di crederci. Ora più che mai, cuore e grinta: FORZA ALCIONE“.